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H-FARM e Nuvolab tra i primi 10 incubatori di startup al mondo

Nella prestigiosa classifica UBI Index 2014, figurano tra i primi 10 al mondo, anche due incubatori di startup italiani. E sono H-FARM, che si piazza in seconda posizione, e Nuvolab, che si piazza in nona posizione.
A cura di Francesco Russo
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In Italia, da un paio di anni a questa parte, se non di più, si parla in maniera insistente di startup. Specie perchè diverse startup italiane hanno avuto riconoscimenti di primo livello, proiettandoli anche verso il grande pubblico. Il nostro paese da sempre è considerato una grande officina di nuove iniziative imprenditoriali, un po' meno forse per quello che è la fase successiva che attende le nuove imprese tecnologiche. Però sul fatto della preparazione, l'Italia ha sempre potuto competere con paesi come gli Usa, particolarmente attrezzati proprio nel dare un futuro solido a molte idee imprenditoriali nate nell'area tech, anche italiane.

Ma quello che molti, nel settore, riconoscono al nostro paese, trova anche una conferma autorevole. Infatti la University Associated Business Incubators (Stoccolma), UBI, stila ogni anno una classifica, UBI Index, relativa alle piattaforme dedicate ad iniziative imprenditoriali per i giovani che meglio hanno saputo, nel corso dell'anno, rapportarsi con le Università. La notizia è che tra i primi dieci troviamo due incubatori italiani. Al secondo posto, dietro Youngstown Business Incubator, Usa, si piazza infatti H-FARM Ventures, acceleratore trevigiano fondato da Riccardo Donadon, pioniere delle startup in Italia, nel 2005 e associato all'Università Cà Foscari di Venezia, con cui collabora in maniera proficua. H-FARM è stato in questi anni in grado di generare alto valore aggiunto nel sistema economico creando lavoro, formando imprese e dando vita network di investitori. Un vero e proprio ecosistema economico che oggi viene considerato a livello internazionale. La scorsa primavera il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aveva fatto visita proprio ad H-FARM, riconoscendo a questo incubatore il gran lavoro portato avanti negli anni.

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La seconda realtà italiana all'interno dell UBI Index è Nuvolab che collabora a stretto contatto con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con il Sant’Anna di Pisa. Nuvolab è un incubatore "virtuale", fondato da Francesco Inguscio, 32 anni di Padova. Il fatto di non avere una sede fisica non è stato affatto un limite, come dimostra anche questo importante riconoscimento. E questo riconoscimento viene conferito a Nuvolab per le grandi prestazioni generate in termini di investimenti nel periodo post incubation, per l’alto numero di start up che sono state in grado di affrontare il mercato e anche per l’alto numero di partecipanti ai singoli progetti.

Da segnalare che le startup italiane sono riuscite a essere rilevanti tra 800 piattaforme provenienti da tutto il mondo. E vanno segnalati altri incubatori di livello entrati anch'essi nei primi 10 al mondo come Hub Cina, da Pechino, in quinta posizione; Montpellier Agglomeration Business & Innovation Centre, in quarta posizione e Tech Columbus, daColumbus, Ohio, Usa, in terza posizione.

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