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Ha inizio la guerra dei libri scolastici: Amazon li propone con il 15% di sconto e consegna a domicilio

Secondo i librai classici le grandi catene di distribuzione sono anticoncorrenziali nell’affrontare le offerte sui libri della scuola. Ed è subito polemica.
A cura di Bruno Mucciarelli
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L'estate è nel pieno del proprio svolgimento ma chi a settembre dovrà tornare sui banchi di scuola non può che fare a meno di pensare all'acquisto o almeno alla prenotazione dei libri scolastici che come ogni anno peseranno non poco sul credito delle famiglie. Proprio per questo quest'anno oltre alle classiche librerie per gli studenti e per le loro famiglie sarà possibile prenotare ed acquistare i libri anche sul famoso portale di e-commerce Amazon.

L'azienda proprio in Italia ha da poco lanciato la sua proposta, decisamente interessante, denominata "15 e lode" e che permetterà di acquistare tutti i libri di testo scolastici italiani con un 15% di sconto ed oltretutto possono essere recapitati a casa con una spedizione gratuita tramite corriere. Un'opportunità in più per le famiglie, che potranno contare di un piccolo sconto ma che chiaramente potrà decretare la scelta del colosso piuttosto che la piccola libreria sotto casa. Un'estate dunque che sembra accendersi più per la questione degli sconti che per il caldo africano che la invaderà tra pochi giorni. Infatti alla notizia dell'entrata sul mercato del colosso di vendite online è stata subito dichiarata guerra dai librai ed editori che dopo aver conquistato il settore "cartoleria"  con quaderni, penne e grembiulini a basso costo, ora offrono anche i libri di scuola a prezzi scontati e non di poco.

Amazon però è forse l'ultima delle tante aziende che da qualche anno a questa parte tendono ad offrire ai propri clienti offerte interessanti proprio sui libri di scuola. Coop, Auchan, Pam, Conad, per denominarli alcuni,  hanno voluto mettere piede nel mondo della scuola e con che piede. I librai chiaramente hanno subito denunciato di aver perso più di un terzo del loro giro d'affari. Oltretutto, sempre secondo le associazioni, molte aziende permettono sconti che sfruttando la possibilità di offrire buoni per acquisti successivi o magari accumulare punti per i programmi fedeltà. Gli esposti presentati in diverse località, da Torino, a Milano, a Bergamo convergono tutti sulla verifica delle vendite sospette, anche se non hanno trovato riscontro.

Le librerie non possono concorrere con la grande distribuzione, dal momento che oltre ad essere svantaggiate dalle note economie di scala, non possono neppure promuovere campagne analoghe, considerato che l'unico prodotto che mettono in vendita è il libro. Ma se quella dei supermercati è un'azione che talvolta può essere definita "borderline", quella del gigante di Seattle, è l'operazione di un gigante dalle unghie spuntate. Amazon non può offrire tutto il supporto, i consigli, l'offerta di testi usati di un libraio tradizionale.

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