Hacker russi spiavano la Nato e l’Ucraina
Una falla all'interno del sistema operativo Windows di Microsoft ha permesso ad un gruppo di hacker russi, molto probabilmente vicini al governo ucraino, di inserirsi all'interno dei computer di diversi sedi tra cui la Nato, il governo ucraino, una società polacca per l'energia, un'agenzia governativa europea, una società francese di telecomunicazioni ed un ricercatore universitario americano. Il gruppo di cyberspie russe è stato subito rinominato SandWorm, questo perché tra le informazioni raccolte sono stati trovati alcuni riferimenti al pianeta di Arrakis, citato nel libro di fantascienza ‘Dune'. La notizia dell'attacco hacker è stata diffusa dalla società di cybersicurezza iSight Partners che ha subito informato Microsoft del bug presente all'interno del sistema operativo Windows. Rapida la risposta di Microsoft che ha da poche ore rilasciato un aggiornamento dedicato proprio a questa falla di sistema che promette di bloccare l'accesso agli hacker.
Attraverso la tecnica dello "spearpishing" infatti, il gruppo di hacker russi riusciva ad introdursi, senza troppa fatica, all'interno dei pc che voleva spiare. Dopo aver inviato alcune email, che all'occhio del destinatario potevano sembrare giungere da mittenti legittimi, i malviventi riuscivano ad infettare il computer della vittima grazie ad alcuni allegati che venivano inseriti nelle mail pirata. L'attacco hacker al governo ucraino è da attribuire al mese di Settembre, quando durante il summit della Nato, sfruttando una falla di sicurezza dei computer Windows, i pirati informatici russi si sono introdotti tra i documenti ucraini per spiare i loro piani.