Hacking Team, hacker cinesi avrebbero usato il software violato
A distanza di pochi giorni dalla pesante violazione subita da Hacking Team, l'azienda italiana leader mondiale nella produzione di software anti spionaggio, si segnalano gruppi di hacker che avrebbero usato il software trafugato durante il pesante attacco del 6 luglio scorso. La segnalazione arriva dal sito cinese South China Morning Post che segnala l'utilizzo del software da parte di hacker cinesi che avrebbero usato gli strumenti messi in rete durante la violazione dell'account Twitter dell'azienda milanese. E ieri il Pm milanese, titolare delle due indagini avviate sul caso Hacking Team, ha sentito per 5 ore il CEO dell'azienda, David Vincenzetti.
Hacker cinesi averebbero usato il software RCS di Hacking Team
Secondo quanto riportato dal sito cinese, South China Morning Post, gli hacker avrebbero sfruttato le falle del programma Flash di Adobe, un programma che secondo il capo della sicurezza di Facebook l'azienda Adobe dovrebbe presto chiudere.
La società FireEye ha spiegato al South China Morning Post che i due gruppi di hacker cinesi, da tempo monitorati, avrebbero sfruttato proprio le vulnerabilità di Adobe Flash Player, più volte evidenziate in questi giorni. Gli stessi hacker avrebbero usato anche alcuni degli strumenti software di Hacking Team diffusi in chiaro sul web dopo il furto del file di 400 GB di documenti e informazioni riservate rubato all'azienda italiana.
Gli hacker cinesi avrebbero preso di mira settori come come quello aerospaziale, la difesa, le aziende del settore tlc e del settore energetico.
Le falle di Flash Player, i colossi web chiedono la chiusura
E dopo le tante falle evidenziate in Flash, programma di Adobe installato su milioni di computer per visualizzare contenuti multimediali, spuntano in rete molti consigli per la disinstallazione del software.
Ieri alcuni colossi come Facebook e Firefox hanno dichiarato l'intenzione di bloccare Adobe Flash Player. Alex Stamos, responsabile della Sicurezza di Facebook ha chiesto ad Adobe di cominciare a pianificare una data di chiusura del software. Mentre Mozilla ha fatto sapere di bloccare tutte le versioni di Flash Player all'interno del proprio browser.
Hacking Team, le indagini
In relazione alle indagini avviate sul caso Hacking Team, il Pm titoralre, Alessandro Gobbis, ha ascoltato in Procura il fondatore e CEO dell'azienda milanese, David Vincenzetti. Durante il lungo interrogatorio, durato 5 ore, Vincenzetti ha dichiarato che le parti del software trafugate nel pesante attacco hacker sono "già obsolete". "Il nostro software è un antivirus al contrario" – continua Vincenzetti – "e se non lo aggiorni per una settimana è inefficace e può essere identificato dai sistemi di sicurezza. Che si crei un'arma al servizio dei terroristi è estremamente improbabile". Vincenzetti sostiene anche che la "parte innovativa" del codice sorgente di Galileo, usato ad oggi da una quarantina di governi in tutto il mondo per proteggersi anche dal terrorismo, non e' stata rubata.
In merito alla fornitura di software a governi come quello del Sudan, Etiopia e altri, Vincenzetti dichiara che la stessa "fornitura verso questi governi è stata chiusa".