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Hendo, l’hoverboard di Ritorno al Futuro è finalmente realtà

Ha popolato i sogni di ogni appassionato di fantascienza fin dalla sua prima apparizione nel secondo episodio di Ritorno al Futuro ed ora, finalmente, è realtà: l’hoverboard che ci permette di levitare sulle superfici sarà disponibile nel 2015 grazie ad una coppia californiana. Il progetto su Kickstarter ha già raccolto più di 200.000 dollari.
A cura di Marco Paretti
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Hendo Hoverboard

Se la vostra infanzia ha attraversato gli anni '80 e '90, conoscerete sicuramente la sensazione di meraviglia e stupore provocata dalla leggendaria trilogia di Ritorno al Futuro, in particolare quando, nel secondo episodio, Marty viaggia nel 2015 e sale su un hoverboard, il futuristico skateboard fluttuante che da lì in poi è entrato nell'immaginario collettivo degli appassionati e non della trilogia.
Manca ormai meno di un anno alla data che, nel film, vede il protagonista sbarcare nel "futuro" (21 ottobre 2015), ma di un hoverboard funzionante non c'è stata, purtroppo, ancora traccia. Almeno fino ad ora. Tramite una nuova campagna su Kickstarter, due giovani americani hanno presentato un prototipo di quello che sembrerebbe essere un hoverboard funzionante in tutto e per tutto. E questa volta non è una bufala: è tutto vero.

Si chiama Hendo ed è stato creato da Jill e Greg Henderson, una coppia californiana che spera di iniziare la produzione in scala entro luglio 2015. In tempo, quindi, per l'anniversario atteso da tutti i fan del film. L'hoverboard è stato provato da diversi membri della stampa americana, i quali ne hanno confermato l'effettiva funzionalità, sollevando però qualche dubbio in merito alle condizioni necessarie per il suo funzionamento.
Innanzitutto Hendo non potrà essere utilizzato ovunque, ma solamente su superfici metalliche. Questo perché, per sollevarsi a qualche centimetro dal suolo, il macchinario sfrutta dei potenti magneti che generano un campo in grado di creare dei "cuscinetti" che sollevano lo strumento e il suo utilizzatore.

Hendo Hoverboard

L'altro problema è dovuto alla sua manovrabilità: totalmente assente. Non avendo ruote che ne direzionano il moto, una volta saliti sull'hoverboard la sua traiettoria sarà totalmente libera. È come cavalcare una lastra di ghiaccio che scivola su altro ghiaccio. Quest'ultimo è un problema sul quale il duo sta già lavorando, progettando un sistema di controllo che permetta di avere potere decisionale sulla direzione intrapresa da Hendo.
Il problema principale resta quella della superficie metallica: quello, per questioni fisiche, resta insormontabile. Nonostante questo, Hendo potrebbe rivoluzionare altri campi nei quali è richiesto il trasporto di oggetti; basti pensare ad un magazzino con il pavimento rivestito di materiale adatto ed equipaggiato con carrelli dotati di questa tecnologia. L'attrito inesistente renderebbe molto più facile il trasporto di apparecchiature molto pesanti. Se la campagna di crowdfunding avrà successo, il kit per gli sviluppatori sarà fornito a partire da luglio 2015 e permetterà a chiunque di implementare la tecnologia in diversi campi. Il costo? 299$ per il kit di sviluppo e 10.000$ per l'hoverboard.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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