HTC perde terreno e licenzia 2.250 dipendenti

I vertici dell'azienda taiwanese hanno da poche ore annunciato la necessità di licenziare 2250 dipendenti, circa il 15% dello "staff" di HTC. Come riportato da un portavoce dell'azienda, i motivi che si celano dietro questa notizia sono legati alla volontà di ridurre i costi. Come dichiarato anche dal CEO di HTC, Cher Wang, l'intenzione sembra quella di andare al di là del settore smartphone: "Abbiamo bisogno di un’organizzazione flessibile e dinanica, per assicurarci di poter sfruttare tutte le emozionanti opportunità che lo stile di vita sempre connesso ha da offrire. Si tratta di un riallineamento strategico del nostro business, che assicurerà che ogni struttura di produzione avrà il giusto focus, le giuste risorse e le giuste competenze per competere sui nuovi mercati".

Il licenziamento dei 2.250 dipendenti di HTC consentirà all'azienda di ridurre le spese del 35%. La notizia dei tagli al personale dell'azienda taiwanese arrivano a poche ore dall'annuncio della crisi di Lenovo che ha annunciato un taglio di 3.200 posti di lavoro per cercare di tamponare una perdita che persino Reuters definisce "sbornia da Motorola". Dalle parole del CEO di HTC è dunque facile aspettarsi che entro qualche mese l'azienda tenterà di recuperare terreno provando ad affacciarsi su altri mercati oltre a quello degli smartphone. In occasione del Mobile World Congress di Barcellona (MWC 2015), l'azienda aveva annunciato una partnership con Valve per la realizzare di un paio di cuffia per videogame “Vive Vr”. Non è quindi da escludere l'ingresso nel settore del gaming entro i prossimi mesi, una delle aree di crescita più promettenti che si potrebbe quindi aggiungere al settore della realtà virtuale e a quello dei dispositivi per il fitness.