I genitori non chiamano più le figlie Alexa per evitare di attivare l’assistente di Amazon
"Alexa attenta che cadi" oppure "Alexa attenta che si rompe" sono frasi che nel Regno Unito cominciano a sentirsi sempre meno. Il motivo è semplice: negli ultimi due anni si è spesso scelto di non usare il nome Alexa per le nuove nate per evitare che il nome venga confuso con l'altoparlante intelligente di Amazon che, appunto, si chiama Alexa. A certificare questo dato è stato l'Ufficio di Statistica Nazionale del Regno Unito (ONS) il quale ha scoperto che nel 2018 il nome Alexa si è dimezzato rispetto al 2017, un periodo che corrisponde ad una maggiore diffusione nel Regno Unito dello smart speaker di Amazon. Per dare qualche dato, nel 2017 il nome Alexa era stato dato a 301 nuove nate mentre nel 2018 si è registrato un tracollo con solo 118 bambine chiamate Alexa. Di converso, aumenta la diffusione del nome Olivia e della versione maschile Oliver.
Che la tecnologia potesse influenzare la vita di tutti i giorni era ormai chiaro, ma che arrivasse a influenzare anche la scelta dei nomi da dare ai figli era davvero poco probabile. Eppure è quello che sta accadendo nel Regno Unito. Sono sempre meno le nuove nate che si chiamato Alexa per evitare che questo nome possa confondersi con Alexa di Amazon, lo smart speaker che in UK è molto diffuso e che utilizza proprio la parola "Alexa" come input di attivazione. Per evitare che una frase rivolta alla figlia possa trasformarsi in una domanda o, peggio ancora, in una richiesta all'altoparlante intelligente di Amazon, allora si preferisce usare meno il nome, virando su un nome sicuro come Olivia o Oliver al maschile.
A certificare questo andamento è l'Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito (ONS) che ha verificato come dal 2017 al 2018 il nome Alexa si sia più che dimezzato, da 301 a 118. Un andamento curioso per il Regno Unito, anche se si tratta di un fenomeno già visto nel paese negli anni e nei decenni passati. Tra l'altro, alcuni media sottolineano come Olivia sia in fase ascendente anche grazie all'attrice Olivia Colman, protagonista della serie tv "The Crown", la cui seconda stagione dovrebbe arrivare su Netflix entro fine anno. L'influenza delle serie tv la si riscontra anche con la crescita del nome Arthur, grazie alla serie tv della Bbc, "Peaky Blinders", grazie all'attore Paul Anderson che interpreta il gangster Arthur Shelby.