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I gruppi privati di WhatsApp sono finiti su Google: come evitare truffe e intrusi nella chat

Il problema è stato risolto da WhatsApp nei giorni scorsi, e riguarda una minoranza di persone, ma dal momento che non è la prima volta che si verifica non è neppure detto che non si ripresenterà in futuro. Meglio dunque è meglio premunirsi; fortunatamente il metodo per rimanere protetti è semplice.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In questi giorni in cui WhatsApp sta tentando di rassicurare i suoi utenti sulla sicurezza della sua piattaforma di messaggistica, è tornato alla luce un vecchio problema dell'app che si pensava risolto: la presenza, sui motori di ricerca, di link che portano direttamente dentro a gruppi privati di utenti del tutto ignari. Il problema è stato risolto da WhatsApp nei giorni scorsi, ma dal momento che non è la prima volta che si verifica, non è neppure detto che non si ripresenterà in futuro – ed è dunque è meglio premunirsi di conseguenza.

Gli utenti a rischio

Il problema riguarda i gruppi privati dei quali i membri o gli amministratori condividono il link di invito, ad esempio pubblicandolo su un social o su una piattaforma web. Questi collegamenti portano direttamente dentro alla relativa chat di WhatsApp, vengono utilizzati per invitare amici e contatti in una stanza e per questo vengono non di rado pubblicati su destinazioni come forum online per raccogliere una comunità sulla piattaforma di messaggistica. Il problema è che il formato di link è vulnerabile agli algoritmi che i motori di ricerca utilizzano per indicizzare le pagine web di tutta la Rete. Cercando su Google la stringa di testo che include il formato di questi link, il motore di ricerca restituiva fino a pochi giorni fa una lista estesa di chat private alle quali era possibile accedere automaticamente.

Entrare in una chat attraverso un link di invito non produce notifiché né allarmi: il gruppo infatti considera i nuovi arrivati come legittimi interlocutori della stanza, e nelle chat più affollate questo aspetto può portare a truffe e raggiri di ogni genere: gli imbucati possono fingersi amici o parenti dei presenti e contattarli privatamente per portare avanti operazioni di phishing o la truffa del codice WhatsApp, mentre anche all'interno dello stesso gruppo diventa possibile diffondere link malevoli godendo della fiducia malriposta dei partecipanti.

Come proteggersi

WhatsApp, messa al corrente della situazione, ha modificato il formato dei link di invito per fare in modo che non risultino più nei risultati dei motori di ricerca, anche quando vengono pubblicati online. Per alcuni esperti però la soluzione non è sufficiente a far sì che il problema non si ripresenti da qui a pochi mesi. L'unica soluzione per rimanere al sicuro dall'intrusione di sconosciuti all'interno della propria chat è fare molta attenzione a invitare nuovi membri utilizzando la funzione Invia link tramite WhatsApp. La formula di invito più sicura è quella classica, nella quale le persone da aggiungere a un gruppo vengono scelte dalla propria lista dei contatti; seguono il codice QR da inquadrare e infine il link, che però andrebbe condiviso solamente in forma privata; per il futuro, se c'è il timore che un link di invito alla propria chat sia stato pubblicato, la soluzione è rapida: basta visitare le impostazioni del gruppo e nel menà relativo al Link d'invito selezionare la voce Reimposta link.

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