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I principali siti di poker online chiusi dall’FBI

I tre più grandi siti internet americani di poker, il Pokerstars, il Full Tilt Poker e lo Absolute Poker, sono stati chiusi dall’Fbi che ha anche emesso mandati di cattura contro undici dei loro più alti dirigenti.
A cura di Giovanna Di Troia
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È in gioco il futuro del poker online dopo aver subito una bella scossa.

I tre più grandi siti internet americani di poker, il Pokerstars, Full Tilt Poker e Absolute Poker, sono stati chiusi dall’Fbi, la polizia federale, così i visitatori che si recano sulla loro home page si imbattono in una pagina web che presenta l’annuncio: “This domain name has been seized by the F.B.I.” Questi tre siti devono rispondere della violazione dell’“on line gambling”, in quanto la legge del 2006 vieta negli Stati Uniti il gioco d’azzardo in internet, e gli incassi illeciti e i profitti vari.

Questa è una vera delusione per tutta l’America, visto che è una nazione di scommettitori, giocatori d’azzardo, basta pensare semplicemente a Las Vegas oppure ad Atlantic city. Secondo le stime Poker Player’s Alliance, un'organizzazione di difesa del gioco online guidata dall’ex senatore Alfonse D'amato di New York, sette milioni di americani giocano a poker online una volta al mese.

Mentre, ComScore, una società che misura il traffico Internet, ha reso noto che nel mese di marzo, Full Tilt Poker ha avuto 2,6 milioni di visitatori dagli Stati Uniti, PokerStars 1,9 milioni ed Absolute Poker 1,3 milioni. ComScore ha anche comunicato che 1,4 milioni di persone ha visitato Ultimate Bet, un sito che secondo l'accusa federale ha un accordo con Absolute Poker.

Ma l’FBI ha anche emesso mandati di cattura contro undici dei più alti dirigenti di Pokerstars, Full Tilt Poker e Absolute Poker per frode e riciclaggio di denaro sporco. Tre dei dirigenti, tra cui Chad Elie di Las Vegas, sono già stati arrestati nel Nevada e nell’Utah, secondo quanto dichiarato dall’avvocato per il Distretto meridionale di New York, Preet Bharara. Inoltre quest’ultimo ha anche aggiunto che gli imputati hanno "inventato uno schema elaborato di frodi penali, ingannando alternativamente alcune banche statunitensi e corrotto efficacemente gli altri per assicurare il costante flusso di miliardi di profitti illegali per il gioco d'azzardo”. In pratica, i suddetti hanno corrotto o truffato alcune banche, inducendole a compiere versamenti a fittizie società commerciali in rete.

Infine Lawrence Walters, un avvocato che rappresenta le operazioni del gioco d'azzardo online,tali dichiara: “It will be the first time the Department of Justice takes on the looming question of whether federal law prohibits online poker.”

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