I videogiochi in streaming sono la nuova passione delle pornostar
Sapevamo già che Twitch è tra i siti più amati dai videogiocatori, tanto da attirare parecchi gamer provenienti da YouTube. Nell’ultimo anno Twitch ha incrementato di 355 milioni i minuti guardati, mediante più di 124 milioni di clip a disposizione sul portale, tra cui i molti filmati in diretta. A dimostrazione di quanto sia gettonata questa tendenza, su Twitch sono approdate anche le pornostar. Dall'ormai famosa Mia Khalifa ad Alana Evans e Mia Rose – che si è dotata persino, da perfetta gamer, di una apposita poltrona da gioco – sono tante le pornoattrici che nel tempo libero condividono il loro hobby preferito con numerosi utenti entusiasti.
I titoli più amati dalle pornostar
I titoli più giocati dalle attrici sono Fortnite, Overwatch e World of Warcraft, ma possiamo vederle giocare anche titoli con storie più profonde e strutturate, come The Last of Us. Alcune di loro come vere e proprie gamer esportano le loro partite da Twitch caricandole anche su YouTube. Verrebbe da sospettare una manovra di marketing in atto, difficile da capire in un mondo – quello videoludico – dove il confine tra contenuti e pubblicità spesso è molto labile. Ad aumentare i sospetti la pubblicazione su PornHub di un trailer dal titolo "Fortnut", una chiara parodia di Fortnite, interpretato da April O'Neil e Susy Gala. Ma la spiegazione più semplice è che anche loro come tutti gli esseri umani possono avere un passatempo preferito e desiderare di esibirsi di fronte ad un pubblico, magari interattivo, cosa che nei set pornografici non è quasi mai presente. Senza contare che per loro stessa ammissione hanno tantissimo tempo libero.
Dall'hard ai videogiochi
Alcune di loro intervistate hanno dichiarato di aver trovato naturale darsi allo streaming dei giochi, questo perché le pornostar “sono abituate ad essere davanti alla telecamera”. Per quanto i compensi sulla base delle visualizzazioni siano notoriamente scarni bisogna tener conto dell’ampia fanbase che queste attrici attirano, non avendo nulla da invidiare ai gamer duri e puri, alcuni dei quali sono riusciti a trasformare la loro passione in un vero e proprio lavoro. Ma non tutte però hanno attivato la monetizzazione, dichiarando di farlo per puro divertimento.