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I videogiochi migliorano il rendimento scolastico, i social network no

A sottolineare nuovamente gli effetti positivi dei videogiochi è uno studio condotto dalla RMIT University di Melbourne, in Australia, secondo il quale i videogiochi non sono dannosi ma, anzi, possono aiutare gli studenti nelle materie scientifiche.
A cura di Marco Paretti
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Da sempre i videogiochi sono legati a pregiudizi che li vorrebbero nefasti portatori di isolamento e scarso rendimento scolastico, un'idea che solo negli ultimi anni è stata rigettata da diversi studi, che, peraltro, ne hanno ribaltato completamente gli effetti sui più giovani. A sottolineare questo trend è uno studio condotto dalla RMIT University di Melbourne, in Australia, secondo il quale i videogiochi non sono dannosi ma, anzi, possono aiutare gli studenti nelle materie scientifiche. Ciò che invece mette a rischio il rendimento sarebbero i social network, le chat e tutte le distrazioni che si portano dietro.

La ricerca è stata effettuata su 12.000 studenti divisi tra chi doveva giocare ogni giorno ai videogiochi e chi invece doveva passare il proprio tempo libero su Facebook, Twitter e altri social network. I primi hanno ottenuto un punteggio in matematica di circa 15 punti più alto rispetto ai social-dipendenti, raggiungendo un punteggio maggiore di 17 punti nelle materie scientifiche. Drasticamente diversi i risultati di chi passava le proprie giornate sui social network: i risultati erano in media di 20 punti inferiori rispetto a chi, al posto di navigare su Facebook, si faceva una partita ai videogiochi.

Il fatto che i videogiochi stimolino la mente portando ad un miglioramento dei processi cognitivi non è una novità. Lo sottolinea anche il responsabile dell'esperimento, Alberto Posso, affermando che i videogiochi azionano funzioni mentali che stimolano il ragionamento e la capacità di risolvere problemi. I Social network, invece, riducono il tempo dedicato allo studio e, soprattutto, diminuiscono la concentrazione in qualsiasi momento proprio in virtù della possibilità di accedervi in ogni contesto grazie a smartphone, tablet e i dispositivi portatili in generale.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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