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iCub, il robot umanoide italiano arriva al MIT

In occasione della Summer School organizzata dal CBMM e dal MIT, i ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia sono stati invitati al Massachusetts Institute of Technology per tenere una serie di conferenze sul Deep Learning nel campo dell’Intelligenza Artificiale e della robotica umanoide insieme al piccolo robot bambino iCub.
A cura di Matteo Acitelli
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In occasione della Summer School organizzata dal CBMM (Center for Brains, Minds and Machines) e dal MIT, i ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia sono stati invitati al Massachusetts Institute of Technology per tenere una serie di conferenze sul Deep Learning nel campo dell'Intelligenza Artificiale e della robotica umanoide insieme al piccolo robot bambino iCub. Il team italiano avrà quindi modo di mostrare a studenti e ricercatori di tutto il mondo le caratteristiche del robot umanoide realizzato all'interno dei laboratori di Genova dell'Istituto italiano di tecnologia. Recentemente il robot iCub ha ricevuto un importante aggiornamento software che migliora la piattaforma su cui si basa il robot umanoide che è in grado di riconoscere un numero sempre maggiore di oggetti.

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Come spiega Giorgio Metta, realizzatore dell'iCub e Direttore dell'iCub Facility di IIT: "È possibile allenare reti neurali su milioni di immagini campione affinché queste apprendano la struttura statistica dei segnali visivi che le compongono. È possibile poi specializzare queste reti per riconoscere i dettagli di dozzine di oggetti diversi rilevanti per i compiti assegnati al robot: esempio, gli strumenti di una cucina per quello domestico piuttosto che quelli in fabbrica per l'aiuto del lavoratore". Il robot umanoide iCub è alto 104 cm e pesa circa 22 kg, il progetto è nato presso l'IIT (Istituto Italiano della Tecnologia) nel 2004 e tutt'oggi un team di esperti è al lavoro per migliorare questo robot che è in grado di riprodurre i meccanismi di ragionamento.

"Gli studi relativi al Deep learning, aprono numerosi scenari applicativi nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Utilizzando questi algoritmi, iCub sarà in grado di analizzare e gestire grandi quantità di dati più facilmente e, fra le altre cose, di riconoscere molti più oggetti con maggiore autonomia rispetto al passato."

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