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Il Governo brasiliano accusa Samsung di violazione dei diritti dei lavoratori

Il Governo brasiliano si scaglia contro l’azienda di Seul a causa delle drammatiche condizioni di lavoro riscontrate dagli operai dello stabilimenti di Manaus.
A cura di Daniele Cretella
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Samsung non rispetta i diritti dei lavoratori. E' questa l'accusa che nelle scorse ore il Governo brasiliano ha mosso nei confronti dell'azienda sudcoreana a causa delle condizioni di lavoro all'interno dello stabilimento di Manaus situato nella regione amazzonica. Secondo il Ministero del Lavoro, infatti, i lavoratori impegnati nella realizzazione dei dispositivi Samsung sarebbero sottoposti a turni quotidiani di circa 15 ore (senza alcuna pausa), 10 delle quali spesso in piedi, e per questa ragione il Governo avrebbe già pronta una richiesta di un risarcimento pari a 108 milioni di dollari.

Delle 6 mila persone che ogni giorno lavorano per produrre i dispositivi dell'azienda sudcoreana (la maggior parte dei quali destinati ai mercati dell'America Latina) soltanto nel 2012 sarebbero state 2 mila quelle ad aver denunciato al Governo brasiliano i gravi problemi di salute legati alle drammatiche condizioni di lavoro all'interno dello stabilimento di Manaus. Da parte sua Samsung sembrerebbe aver accolto in maniera piuttosto positiva la denuncia del Ministero del Lavoro, dicendosi pronta a collaborare con le autorità competenti per la rimozione di eventuali abusi all'interno degli stabilimenti brasiliani.

Già nel 2011 l'azienda di Seul era stata costretta, sempre in Brasile, al pagamento di una multa pari a circa 200 mila dollari per una simile circostanza, ma non mancano precedenti anche negli stabilimenti di Cina e Sud Corea.

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