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Il governo britannico pronto ad introdurre normative più rigide sul porno nei motori di ricerca

Il Premier Cameron oggi esternerà in un proprio discorso la volontà propria e del governo di porre un freno al facile porno sui motori di ricerca. Google, Bing e tutti gli altri sono avvisati.
A cura di Bruno Mucciarelli
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La minaccia del Premier David Cameron è decisamente ferma e importante. Google, Bing, Yahoo e tutti gli altri motori di ricerca presenti odiernamente sul mercato devono trovare una soluzione alla messa online dei siti pornografici sui propri motori di ricerca oppure provvederà proprio lo stesso Cameron a chiuderli senza se e senza ma. Queste in sintesi le parole che il Premier britannico andrà ad esporre oggi stesso in un discorso molto legato alla posizione dell'intero governo inglese nei confronti dei colossi dei vari motori di ricerca e del porno su di essi.

Ho un messaggio molto chiaro. Voi avete il dovere di agire ed è un dovere morale. Ho già sollecitato un rapporto (…) se in ottobre non ci saranno progressi o le cose procederanno lentamente bene, ve lo dico sin da adesso, noi stiamo studiando le opzioni legislative per forzarvi all'azione.

Presidente del Consiglio britannico, David Cameron

Una linea decisamente dura quella del Premier in carica che non vuole lasciare scampo a tutti quei contenuti non propriamente adatti se non ad un pubblico adulto. Guerra alla pedofilia, guerra alla pornografia, guerra alla volgarità, guerra al sesso via Internet. I motori di ricerca possono e devono fare molto di più di quello che stanno già facendo per riuscire a proteggere i bambini, per impedire l'accesso a immagini non adatte a loro, per oscurare materiali osceni e magari anche di natura criminale.

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Proprio su tali volontà, i rappresentanti di Google, di Yahoo e di Bing sono stati convocati per monitorare la situazione e per valutare  il da farsi in termini reali. Secondo il Sunday Times, le risposte che i big dei motori di ricerca hanno esternato al governo britannico non sarebbero per nulla soddisfacenti.

Se i "professionisti" dell'online osceno riescono a camuffarsi, a nascondere l'accesso ai loro angoli proibiti, se usano difese che impediscono la loro identificazione, allora, che i capi dei motori di ricerca la smettano di sostenere l'impossibilità di agire e di trincerarsi dietro al pretesto degli ostacoli tecnologici, semmai che mettano al lavoro i più grandi cervelli di cui dispongono. Una generazione di bambini è esposta alla pornografia hard e la visione di certe immagini li danneggia, influisce sull'atteggiamento e sulle aspettative che essi avranno sul sesso.

Presidente del Consiglio britannico, David Cameron

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