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Opinioni

Il listino di TripAdvisor, così si comprano (e cancellano) le recensioni

Società di ottimizzazione. Così vengono definite dal CEO di TripAdvisor, Steve Kaufer, le aziende che si offrono di cancellare a pagamento le recensioni negative presenti sul noto portale online.
A cura di Marco Paretti
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Società di ottimizzazione. Così vengono definite dal CEO di TripAdvisor, Steve Kaufer, le aziende che si offrono di cancellare a pagamento le recensioni negative presenti sul noto portale online. Novanta euro a recensione con pagamento anticipato e pacchetto minimo da dieci recensioni. Basta questo per falsare le opinioni espresse dagli utenti e influenzare le scelte degli iscritti; una pratica che nel 2014 ha portato ad una multa applicata dall'Antitrust nei confronti del servizio, accusato di pubblicare recensioni false. La multa, che imponeva il pagamento di 500 mila euro, è stata poi ritirata dal Tar del Lazio per impossibilità di controllare tutti i commenti.

D'altronde ormai TripAdvisor ha raggiunto una dimensione considerevole: 375 milioni di visitatori mensili, 84 milioni di membri e 250 milioni di opinioni lasciate ad esercizi commerciali in tutto il mondo. Un settore che ha cominciato a fare gola anche ad aziende che attorno al suo successo gravitano già da diverso tempo: quelle che si occupano di scrivere recensioni fittizie o di cancellare quelle negative. Tra queste anche una realtà italiana: Reputation Web by Mediafashion, un'azienda che si definisce "di consulenza" e che cancella le recensioni negative sfruttando i cavilli presenti nei 34 articoli che regolano le policy di TripAdvisor.

Un documento piuttosto vago e che, in effetti, apre diverse possibilità di contestare le recensioni scomode. "Non si accettano testi che contengono tag HTML, un numero eccessivo di parole scritte in lettere maiuscole, espressioni dialettali, problemi di formattazione e testo ripetuto più volte", ma anche contenuti "non appropriati". Un'approssimazione che lascia il fianco scoperto ad interpretazioni ampie e anche ad aziende come quella italiana, che ha già ricevuto una lettera di diffida da parte di TripAdvisor. Dal canto suo l'azienda americana ha già fatto chiudere più di 30 realtà del genere e creato una task force composta da 300 persone dedicata alla salvaguardia delle recensioni veritiere.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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