Il nuovo Android Q e le funzioni pensate per i sordomuti
Google ha presentato durante la sua conferenza annuale "Google I/O" quelle che sono le caratteristiche principali di Android Q, ossia la decima versione del sistema operativo per i dispositivi mobili realizzato dal colosso di Mountain View. E l'attesa era tanta, viste le molte caratteristiche interessanti del nuovo sistema operativo che comincia ad essere disponibile, in versione beta (sarebbe la terza developer preview) su un primo ristretto gruppo di dispositivi, per poi essere disponibile su tutti gli altri smartphone entro i prossimi mesi. Tra le novità più interessanti va segnalata la nuova interfaccia utente con il tema scuro, "Dark Theme", le novità in termini di sicurezza e le nuove funzioni di accessibilità. In questo senso risulta essere molto interessante la Live Caption che consente la trascrizione di quello che viene detto all'interno di un video, sfruttando il Machine Learning. Si tratta quindi di un sistema operativo mobile che punta ad arricchire l'esperienza utente, rendendola sempre più dinamica e intuitiva, senza perdere di vista la privacy.
La terza versione di Android Q – la decima versione del sistema operativo mobile più usato al mondo – presentata ufficialmente durante l'ultima conferenza annuale "Google I/O", comincia ad essere disponibile per un primo gruppo di 16 dispositivi, per lo più di alta gamma, oltre a quelli Google. Si tratta di un sistema operativo mobile che fa un ulteriore passo in avanti rispetto ad Android Pie, introducendo delle novità interessanti e guardando quelle che sono le esigenze degli utenti.
Android Q: con le Live Caption anche i sordomuti possono chiamare
Una delle novità più interessanti presenti su Android Q. Si tratta di una funzionalità che permette l'introduzione di sottotitoli per un video o per le conversazioni telefoniche, consentendo anche agli utenti non udenti di utilizzare il telefono normalmente. La funzionalità permette di ottenere una trascrizione in tempo reale di quello che viene detto all'interno di qualsiasi contenuto video o audio, oppure durante una telefonata. In quest'ultimo caso è anche possibile scrivere la propria risposta che il sistema leggerà all'interlocutore, consentendo anche ad una persona sordomuta di avere una conversazione telefonica. Live Caption sfrutta un sistema di machine locale, questo significa che non viene inviato nessun dato ai server di Google e che non è necessaria una connessione internet per usarlo.
Le nuove gesture di Android Q
Quella delle nuove "gesture" è forse una delle novità più interessanti del nuovo Android Q perché strizza l'occhio agli utenti che hanno necessità di potersi muovere più liberamente e rapidamente all'interno del sistema. In questo caso Android Q guarda molto a quanto fatto da Apple su iOS. Ebbene, Android Q mostra in basso una striscia bianca dove è possibile con dei veloci gesti passare da una app ad un'altra e tornare alla home. Si scorrerà verso l'alto per tornare alla schermata principale oppure scorrere verso l'alto e mantenere per qualche secondo la posizione per passare a una visualizzazione multitasking; si scorrerà rapidamente per passare da un'app all'altra; si scorrerà verso l'interno dal bordo sinistro o destro del telefono per tornare indietro.
Android Q e il benessere digitale
Grande attenzione su Android Q per quello che è il "benessere digitale" degli utenti: l'aggiornamento introduce alcune funzioni per controllare il tempo trascorso nelle app e la possibilità di imporre dei limiti. Si tratta di qualcosa di già visto, solo che nella nuova versione il tutto viene più armonizzato e contestualizzato. In aggiunta si trova la Focus Mode che consente di silenziare un gruppo di app in modo che le notifiche non disturbino mentre si sta facendo altro. Vengono introdotte anche le opzioni per il Parental control all’interno delle impostazioni legate al "benessere digitale".
Il tema scuro di Android Q
Si chiama "Dark Theme" – e non "dark mode" come magari ci si sarebbe potuto aspettare – ed è una chiara risposta ad un'esigenza che ultimamente sta prendendo piede, ossia quella di fornire una modalità più scura per far riposare gli occhi. Nella nuova versione di Android Q sarà introdotta questa modalità che è facile da attivare dal menu a tendina di Android: il tema diventa da chiaro a scuro, ideale per le ore notturne o anche solo per risparmiare la batteria sui dispositivi dotati di schermo OLED, dove i neri sono di fatto parti dello schermo "spente".
Android Q: su quali smartphone potete installare la beta
Queste le novità più interessanti di Android Q, la cui beta al momento può essere installata su questi modelli di smartphone:
- Tutti i Pixel
- Asus ZenFone 5Z
- OnePlus 6
- Essential PH-1
- HMD Global Nokia 8.1
- Huawei Mate 20 Pro
- LG G8 ThinQ
- OnePlus 6T
- Oppo Reno
- Realme 3 Pro
- Sony Xperia XZ3
- Tecno Spark 3Pro
- Vivo X27
- Vivo NEX S
- Vivo NEX A
- Xiaomi Mi Mix 3 5G
- Xiaomi Mi 9
Una volta individuato il proprio modello, da qui è possibile scaricare la nuova versione di Android Q.