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Il porno resta (per ora) su OnlyFans: rinviate le nuove regole

Dopo aver annunciato solo settimana scorsa di voler vietare i contenuti sessualmente espliciti sui suoi server, il portale ha dovuto in questi giorni sostenere le proteste di creator, utenti e osservatori esterni che l’hanno spinto a comunicare di aver sospeso momentaneamente l’introduzione delle nuove regole.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Dopo le proteste dei creator, il dietro front: OnlyFans, piattaforma di contenuti a pagamento legata a doppio filo con il mondo dei sex worker, ha annunciato che metterà in pausa il suo piano di svincolarsi dai contenuti a luci rosse anticipato solo pochi giorni fa. Con un intervento sui canali social della piattaforma, i gestori hanno spiegato di aver rinviato a data da destinarsi l'introduzione delle nuove regole che sarebbero dovute entrare in vigore a ottobre e vietare la pubblicazione di contenuti espliciti sul portale.

Le nuove regole annunciate

La notizia di nuove regole in vigore su OnlyFans a partire da ottobre era stata data dalla stessa azienda settimana scorsa e aveva provocato non poche polemiche. Il portale nasce come piattaforma di condivisione per artisti e creator, e permette a chiunque di pubblicare contenuti che possono essere visti solo da abbonati paganti; nel corso del 2020 il sito ha attirato l'attenzione di pornostar e altri soggetti attivi nel campo del sex working, diventando sinonimo di sito a luci rosse e accumulando milioni di dollari dalle commissioni previste sugli abbonamenti e le altre transazioni effettuate tra utenti e creator. Non stupisce che le nuove regole annunciate pochi giorni fa abbiano messo in allarme proprio la comunità di sex worker, che in questi mesi ha trovato in OnlyFans un modo per guadagnarsi da vivere; secondo le norme che erano state anticipate dai gestori, il sito avrebbe continuato a ospitare immagini e video di nudo, vietando però il caricamento di contenuti sessualmente espliciti che però fanno parte delle attività di una nutrita schiera di creator.

Il paradosso e il dietro front

Tra le critiche provenienti dagli osservatori non è mancato chi ha accusato il portale di ipocrisia, sottolineando come sia riuscito a imporsi online proprio grazie a una categoria di contenuti e di creator che ora vuole lasciarsi per sempre alle spalle. I gestori avevano raccontato la decisione presa come il frutto di una richiesta da parte degli investitori e delle aziende che si occupano dei sistemi di pagamento, ma è evidente che la decisione è stata presa in modo affrettato, o quanto meno comunicata con modalità e tempistiche sbagliate. OnlyFans ha dichiarato di essere schierata "in favore dell'inclusività" e di voler "dare a tutti i creator un posto in cui esprimersi", ma ha chiarito se le nuove regole anticipate settimana scorsa siano finite definitivamente nel cestino o se la loro introduzione sia solo rinviata – magari condizionata a una campagna di comunicazione.

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