Il fenomeno dell'estate, almeno dal punto di vista televisivo, è senza dubbio Strager Things, una serie originale Netflix che ha letteralmente rapito milioni di spettatori, riportandoli indietro agli anni '80 grazie ad un'atmosfera fortemente caratterizzata da elementi appartenenti all'immaginario di quel periodo. Uno degli aspetti più apprezzati (e condivisi) della serie è stato peraltro il poster raffigurante i protagonisti principali, realizzato proprio riproducendo i classici poster dei film di trent'anni fa. L'autore, Kyle Lambert, ha svelato di aver lavorato per la maggior parte del tempo su un iPad Pro per la realizzazione dell'immagine, passando a Photoshop sul suo Mac solo per lavorare ad alcuni dettagli.
L'artista inglese ha utilizzato l'applicazione Procreate, già piuttosto conosciuta all'interno del settore dell'arte digitale grazie ai suoi numerosi strumenti messi a disposizione degli utenti. "È stato un progetto davvero entusiasmante per me, un artista formato sui colori ad olio. Mi ha divertito la sfida di riprodurre lo stile tradizionale con gli strumenti digitali" ha spiegato Lambert. "Ho utilizzato l'iPad Pro per gli schizzi preliminari dell'immagine che poi è diventata il poster di Stranger Things. Ho scelto l'iPad pro perché mi consente di disegnare in maniera molto naturale con l'Apple Pencil".
Una volta completata la composizione e terminati gli schizzi iniziali, l'artista ha esportato l'immagine in Photoshop, dove ne ha aumentato la risoluzione. "Questo perché avevo la necessità di dipingere piccoli elementi alla risoluzione più alta possibile nel caso in cui l'immagine dovesse essere ingrandita in seguito" ha continuato. La maggior parte della colorazione è avvenuta su Photoshop tramite una tavoletta grafica Intous della Wacom, perché Lambert preferisce "non avere le mani che oscurano il lavoro". In seguito, l'autore ha esportato nuovamente l'immagine su iPad Pro dove ha aggiunto dettagli nelle aree dove doveva emergere lo stile "schizzato". Fin dal suo annuncio il tablet "maggiorato" di Apple ha subito attirato l'attenzione degli illustratori di tutto il mondo e storie come questa dimostrano che, sebbene non sia ancora in grado di sostituire completamente un computer, il dispositivo è già entrato nel processo creativo di molti artisti.