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Il primo atto di Dorsey: un piano di licenziamenti per far ripartire Twitter

Da quello che si apprende da Re/code, Twitter starebbe pensando a mettere in atto un piano di licenziamenti già in questa settimana. Sarebbe questo il primo atto di Jack Dorsey, già fondatore di Twitter, e da pochi giorni nominato come nuovo CEO permanente.
A cura di Francesco Russo
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Da quello che si apprende da Re/code, uno dei blog di tecnologia più seguiti sul web, Twitter starebbe pensando a mettere in atto un piano di licenziamenti. Sarebbe questo il primo atto di Jack Dorsey, già fondatore di Twitter, e da pochi giorni nominato come nuovo CEO permanente, al posto del missionario Dick Costolo. Il piano di licenziamenti si annuncia robusto e dovrebbe essere avviato già da questa settimana.

A quanto pare, Jack Dorsey non avrebbe difficoltà a prendere decisioni forti come queste, sapendo bene di risultare impopolare in questo delicato momento per la società. Twitter, ormai da due anni a questa parte, che coincide con lo sbarco a Wall Street, naviga in acque non felicissime. Il titolo in borsa nelle ultime settimane ha toccato addirittura il prezzo dell'IPO del 2013; gli investitori sono scontenti del fatto che la piattaforma ancora stenti a decollare; la base utenti è ancora poco al di sopra dei 300 milioni di utenti attivi, un dato che evidenzia le difficoltà della piattaforma. Quando fu quotata in borsa, Twitter aveva una base utenti di circa 290 milioni di utenti attivi. Per non parlare poi del coinvolgimento degli utenti sulla piattaforma, ormai in caduta libera.

Al momento non si conosce l'entità dei licenziamenti che saranno effettuati, ma molte fonti raccolte da Re/code riportano che il numero sarà elevato. Questo piano si inserisce nel progetto di rendere la società più efficiente e più snella ed è molto probabile che una buona parte dei licenziamenti colpirà gli ingegneri che ad oggi sono la metà del totale dei dipendenti.

Ad oggi Twitter conta 4.100 dipendenti, il doppio di quelli che vi erano al momento del secondo trimestre del 2013, quando erano appunto 2.000, quindi poco prima della IPO.

Quindi, il nuovo piano di riorganizzazione della società imposto da Dorsey passa dai licenziamenti in un momento in cui la società ha bisogno di rilanciarsi per tornare a crescere. Nelle scorse settimane, Dorsey, allora CEO "ad interim" aveva espresso alcune sue idee da questo punto di vista, sostenendo che la società doveva essere più "focalizzata sul prodotto", più snella. Sempre Dorsey starebbe pensando anche di eliminare il limite dei 140 caratteri, l'elemento più caratterizzante della piattaforma. E questo rientra perfettamente nelle sue idee quando la scorsa estate in una tele conferenza ammise che la piattaforma oggi è "oggettivamente difficile da utilizzare".

Staremo a vedere allora cosa succederà nei prossimi giorni.

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