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Il razzo Spaceship è esploso, ma il volo di prova è un successo: ecco perché

A finire in fiamme è stato il prototipo del razzo realizzato da SpaceX destinato ai carichi pesanti, che nei piani della società dovrà servire tra le altre cose come veicolo per il trasporto sulla Luna e su Marte di uomini e materiali. Il propulsore era teleguidato e dunque privo di equipaggio, e nel volo di prova avrebbe dovuto sollevarsi di 12 chilometri e mezzo in volo per poi rientrare illeso sulla sua piattaforma di atterraggio.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Doveva essere il volo di prova per il progetto che dovrà portare l'uomo su Marte potenzialmente entro i prossimi 6 anni, ma non è andato del tutto come sperato: il prototipo SN8 del razzo Starship, realizzato dall'azienda aerospaziale SpaceX del miliardario Elon Musk, è andato distrutto in una pirotecnica esplosione che si è verificata nella fase di rientro del velivolo. Secondo il numero uno dell'azienda l'esperimento è da considerarsi comunque un successo, ma è indubbio che l'incidente stia facendo parlare più del test in sé.

Il razzo esploso

A finire in fiamme è stato il prototipo del razzo realizzato da SpaceX destinato ai carichi pesanti, che nei piani della società dovrà servire tra le altre cose come veicolo per il trasporto sulla Luna e su Marte di uomini e materiali. Si tratta insomma di un tassello fondamentale nella strategia di SpaceX, che di prova in prova dovrà essere perfezionato per poter essere considerato sicuro per un vero viaggio interplanetario. Il propulsore era teleguidato e dunque privo di equipaggio, e nel volo di prova avrebbe dovuto sollevarsi di 12 chilometri e mezzo in volo per poi rientrare illeso sulla sua piattaforma di atterraggio sita in Texas.

L'atterraggio mancato

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Le cose sono andate diversamente da quanto preventivato: dopo aver completato la fase iniziale di circa 6 minuti, durante il rientro il razzo è disceso in modo controllato ma più velocemente del previsto. Il fuori programma si è verificato nell'ultimissima fase del programma, ovvero gli ultimi secondi dell'atterraggio, e ha fatto sì che il propulsore si schiantasse a terra parzialmente inclinato anziché atterrare dolcemente e perfettamente in verticale – collassando su se stesso e dunque provocando l'esplosione.

Il tweet di Elon Musk

Stando alle spiegazioni di Musk, l'atterraggio fallito va attribuito a un livello basso di pressione nel serbatoio di uno dei propulsori, che ha fatto sì che la velocità di discesa fosse troppo alta. Nonostante il finale di missione da dimenticare, il numero uno dell'azienda ha però immediatamente pubblicato su Twitter un messaggio positivo: "Marte, stiamo arrivando!". Il volo di prova in effetti ha permesso all'azienda di raccogliere tutti i dati che sperava di ottenere su come si comporti Starship in condizioni di utilizzo reali – sia nella fase effettiva di volo del razzo, sia in quella che sta facendo più discutere in queste ore. Il prototipo SN9, già pronto per il prossimo lancio, utilizzerà le informazioni raccolte dal predecessore per puntare a un esito migliore anche in fase di atterraggio.

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