In Iran, alcuni hacker attaccano i sistemi di sicurezza degli oleodotti USA
Continua a ritmo sostenuto l' attacco da parte degli hacker iraniani per la violazione dei sistemi dedicati alla gestione degli oleodotti in Iran. A riportarlo è il Wall Street Journal con un recente articolo che mette in evidenza l' evoluzione degli attacchi iraniani nel corso degli ultimi mesi. Secondo un ufficiale statunitense interrogato sulla vicenda, gli attacchi iraniani sarebbero ancora lontani dal creare una reale preoccupazione per i sistemi di sicurezza. Quello che però sembrerebbe mettere in allerta le forze armate impegnate sul territorio iraniano, è la presunta natura delle infiltrazioni.
A differenza di quelle solitamente registrate per mano di hacker cinesi volte al recupero di informazioni relative ai sistemi di sicurezza in se per un' eventuale riproduzione, quelle degli hacker iraniani sembrerebbero azioni indirizzate al sabotaggio degli oleodotti. Insomma, si tratterebbe di un vero e proprio attentato di natura informatica all' economia statunitense ancora fortemente legata al commercio del petrolio.
Non è la prima volta, in effetti, che lo scontro tra USA e Iran avviene su base informatica. Già alcuni mesi fa, infatti, alcuni hacker statunitensi ed israeliani riuscirono a sabotare i sistemi legati alla gestione di un impianto nucleare iraniano con una sorta di virus dal nome Stuxnet. Per ora, dunque, la situazione sembrerebbe essere sotto controllo, anche se non è difficile immaginare l' adozione di nuove misure di sicurezza per scoraggiare ulteriori attacchi hacker.