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In Nuova Zelanda Apple ha guadagnato 3 miliardi, ma non ha pagato nemmeno un dollaro di tasse

In Nuova Zelanda l’azienda di Cupertino non avrebbe mai pagato un dollaro di tasse negli ultimi 10 anni nonostante l’aver venduto dispositivi per un valore totale di 2,96 miliardi di dollari.
A cura di Marco Paretti
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Apple è finita nuovamente al centro di numerose polemiche in seguito alla diffusione della notizia secondo la quale in Nuova Zelanda l'azienda di Cupertino non avrebbe mai pagato un dollaro di tasse negli ultimi 10 anni nonostante l'aver venduto dispositivi per un valore totale di 2,96 miliardi di dollari. Una situazione frutto di un accordo economico con il paese da sempre criticato da numerosi partiti. "È straordinario che riescano a farla franca non pagando nemmeno un dollari in questo paese" ha commentato James Shaw, leader del partito dei Verdi neozelandese. "Mi piacciono molto i prodotti Apple, sono molto innovativi. Ma sembra che il loro dipartimento tasse sia ancora più innovativo dei loro designer".

D'altronde l'accordo con la Nuova Zelanda è perfettamente legale e l'azienda ha effettivamente pagato delle tasse sulle vendite effettuate nel paese. Solo che lo ha fatto versando la somma all'Australia: in questo modo nel corso degli ultimi 10 anni Apple ha pagato 26 milioni di dollari, meno dell'1 percento del ricavato. "Stanno operando nella legalità" ha spiegato Deborah Russel, candidata al partito laburista. "Si tratta solo di quella distinzione tra legalità e moralità". Anche il Ministro Judith Collins ha spiegato che una "minoranza" di aziende internazionali sfruttano le leggi per evitare le tasse e che "consideriamo le tasse pagate da queste multinazionali poco eque".

"Apple punta ad essere una forza buona e siamo orgogliosi dei contributi effettuati in Nuova Zelanda nel corso degli ultimi 10 anni" ha spiegato un portavoce di Apple. "Visto che i nostri prodotti e servizi vengono creati, disegnati e ingegnerizzati negli Stati Uniti, è lì che la maggior parte delle nostre tasse vengono pagate". Una posizione simile a quella che Apple ha in Europa, dove fa transitare tutti i profitti dei paesi dalla sua filiale in Irlanda. In questo modo l'azienda paga poche tasse al fisco irlandese con una procedura da poco definita illegale. Ora l'Irlanda, accusata di aver attuato pratiche illecite con gli accordi con Apple, dovrà farsi rimborsare 13 miliardi di euro dall'azienda di Cupertino.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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