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In Salento si sperimentano per la prima volta le votazioni con un’urna digitale

Nei comuni di Melpignano e Martignano sono state posizionate al posto delle classiche urne delle macchinette digitali per la raccolta delle votazioni.
A cura di Bruno Mucciarelli
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La votazione potrebbe finalmente prendere la via della digitalizzazione. Sembra essere proprio questo il riassunto che commenta l'adozione per la prima volta in Italia della votazione con un'urna digitale. Il tutto è avvenuto nei Comuni di Melpignano e Martignano dove è stato realizzato il primo voto elettronico Salento eVoting. Sembra proprio che la carta abbia le ore contate.

Come spiega ai colleghi di Wired, Marco Mancarella, responsabile scientifico del progetto e vice direttore del Laboratorio di eGovernment dell'università del Salento, utilizzando l'urna elettronica si potrebbe risparmiare una cospicua somma di denaro pubblico perché mettendo da parte il costo del dispositivo pari a due mila euro, non si dovrebbe in alcun modo spendere cifre astronomiche per tutto il materiale per la votazione nonché per il personale ai seggi. La nuova macchina digitale, realizzata dall'Istituto elettorale per la partecipazione dei cittadini dello Stato di Jalisco nel Messico, permette di ricevere in modo sicuro la votazione dell'elettore.

Presentando il proprio documento di identità valido, infatti, si potrà accedere al pannello touch della macchina digitale con le varie opzioni di voto, tra cui anche la scheda bianca. Una volta digitata la votazione, il meccanismo incamera la stessa e stampa la ricevuta che però viene mantenuta all'interno della stessa urna per essere poi utilizzata in caso di contestazioni dal presidente del seggio. Chiaramente il tutto non viaggia in rete ma il dispositivo viene agganciato solamente al Sistema pubblico di connettività, con cui i Comuni gestiscono i dati.

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Con questo sistema si rispetta l'articolo 48 della Costituzione, che vuole il voto uguale, libero e segreto. Votare da casa via Internet non dà le stesse garanzie. Nel caso del primo esperimento non è stato necessario aprire l'urna e conteggiare le schede visto che i 400 cittadini coinvolti hanno portato a termine la votazione senza intoppi. Il prossimo passo sarà quello di utilizzarla in un contesto legale. Abbiamo pensato di coinvolgere tre seggi della città di Lecce durante le prossime elezioni europee. L'obiettivo è di arrivare all'Europa: abbiamo fatto al Parlamento Ue una proposta per la promozione del voto elettronico durante le elezioni del 2014.

Marco Mancarella, responsabile scientifico del progetto e vice direttore del Laboratorio di eGovernment dell'università del Salento

Chiaramente, anche se l'intera urna viene collegata solo all'interno sistema pubblico di connettività, il timore che qualche infiltrazione possa avvenire magari c'è. Proprio il passaggio delle votazioni effettuate nel seggio al trasporto in prefettura risulta forse il meno sicuro e per questo in precedenti prove molte erano state le polemiche proprio in fatto a questo. La macchina digitale messicana sembra però proiettarsi ad un sistema decisamente più sicuro appoggiandosi alla Clio spa, società concessionaria del Sistema pubblico di connettività, che dal 2005 a oggi non ha mai subito problemi di sicurezza ed è utilizzata da tutti i ministeri, compreso quello dell'Interno, per gestire i dati.

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