L'open data nella Pubblica Amministrazione? Si chiama Infratel Italia ed è il primo strumento che permette a chiunque di conoscere la situazione della banda ultra larga nel proprio comune, con tanto di indicazioni sui lavori per la sua estensione e sull'utilizzo dei fondi pubblici. La piattaforma fa parte del progetto del ministero dello sviluppo economico per l'estensione della copertura della banda ultra larga nel paese, un'operazione che entro il 2020 avrà accesso a fondi per un totale di 6,2 miliardi di euro.
L'utilizzo dello strumento è piuttosto semplice. Innanzitutto bisogna recarsi sul sito Infratel Italia, dove ci troveremo di fronte ad una barra di ricerca all'interno della quale potremo indicare il nome del nostro comune o di quelli in cui siamo interessati. Premendo il tasto "Scopri" saremo reindirizzati in una pagina che ci mostrerà la popolazione raggiunta dalla banda larga, quella raggiunta alla banda ultra larga, la media europea e gli obiettivi da raggiungere entro il 2020. All'interno del portale sono inoltre indicati i dati ufficiali sulla rete italiana e quella europea. Scopriamo così che ad oggi il 96,9% della popolazione ha accesso alla banda da 2-20MB (in Europa è il 97%), il 22,3% è in grado di usufruire della banda da 30 MB (64% in Europa) e solo il 2,4% ha accesso alla banda da 100 MB (6% in Europa). L'obiettivo per il 2020 è quello di arrivare al 100% di copertura con i 30MB e almeno al 50% con i 100 MB.
Infratel Italia, all'interno delle pagine dedicate ai singoli comuni, indica inoltre se è prevista la realizzazione di infrastrutture pubbliche e, nel caso, lo stato dei lavori. All'interno della stessa schermata, il portale indica i tempi medi per l'ottenimento dei permessi dagli enti preposti. In breve, a quanto ammonta il ritardo burocratico che da anni sta rallentando la realizzazione delle infrastrutture a causa di permessi a scavare che non arrivano mai. La media nazionale è di 136 giorni, ma il dato di alcuni comuni è quasi il doppio. Gli utenti possono inoltre utilizzare questo strumento per indicare la volontà di sfruttare la banda ultra larga in un determinato comune dove attualmente è assente. Basta cliccare sul tasto "Vuoi internet più veloce?" presente nelle pagine dei comuni. Resta ancora da capire – al di là della trasparenza, ben accetta – in che modo gli enti pubblici e privati collaboreranno per il potenziamento dell'infrastruttura italiana e con che criterio saranno spesi i famosi 6,2 miliardi di euro.