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Instagram, foto di neonati e bambini rubate per giochi di ruolo

Giochi di ruolo su Instagram. Migliaia di foto di neonati e bambini con l’hashtag #babyrp hanno invaso il social network di fotografia più famoso al mondo.
A cura di Matteo Acitelli
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Più di una volta Instagram è stato al centro dell'attenzione per diversi casi particolari: la vendita di stupefacenti tramite il social network di fotografia, il mercato nero delle armi e la pubblicazione da parte di oltre 3000 profili Instagram di materiale pedopornografico. A seguito della chiusura dei profili incriminati da parte del team di Instagram e della risposta ufficiale che informava gli utenti del social network acquistato da Mark Zuckerberg la situazione sembrava essere tornata alla normalità.

Instagram è fortemente impegnato nella prevenzione e nella rimozione di contenuti inappropriati e lavoriamo a stretto contatto le forze dell’ordine e le organizzazioni per la tutela dell’infanzia in tutto il mondo con l’obiettivo di migliorare costantemente il servizio di rilevamento e la rimozione di questo materiale. Come Facebook e altri servizi, Instagram fa leva sulla tecnologia PhotoDNA che consente di identificare e rimuovere le foto che raffigurano immagini di sfruttamento sessuale infantile. Anche gli utenti possono segnalare contenuti non appropriati attraverso gli strumenti offerti dalla piattaforma e chiederne la rimozione. Una volta ricevuta la segnalazione Instagram si attiva in modo tempestivo per bloccare gli account sulla piattaforma.

Dopo un periodo di tranquillità sembra che Instagram stia tornando a far parlare di se per un nuovo caso che farà molto discutere l'opinione pubblica. Sono più di un centinaio i profili Instagram che da qualche mese stanno invadendo l'hashtag #babyrp con la pubblicazione di foto di bambini. Diversi utenti stanno infatti caricando immagini di neonati e bambini su alcuni account creati ad-hoc per realizzare giochi di ruolo. L'hashtag utilizzato è babyrp, si carica la foto di un bambino e nella descrizione si inseriscono alcuni informazioni (spesso inventate) sul soggetto della fotografia come il nome del bambino, l'età, qualche segno particolare, cosa ama mangiare o quali sono i suoi hobby.

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Spesso dietro questi account finti ci sono solamente adolescenti che si divertono a fare i finti genitori postando foto di bambini che trovano su altri account, altri in cui ci si diverte ad impersonare il bambino ma capita anche di imbattersi in profili molto più pericolosi, che sottolineano nei commenti storie di violenza ed abusi su minori con descrizioni dettagliate di scene di abusi su bambini. Proprio per questo motivo è nata una petizione su Change.org per chiedere ai moderatori di Instagram di prendere provvedimenti su questi profili. La pagina invita tutti i genitori ed utenti del social network a scrivere ai responsabili dell'app di porre fine a questi "giochi di ruolo" che a volte risultano essere davvero di cattivo gusto.

Oltre alla petizione è nato anche un hashtag di risposta a #babyrp: #downwithbabyrp in cui gli utenti segnalano i profili inappropriati. L'idea è nata a Diana Cha, una mamma che racconta al Daily Dot di essersi attivata contro questo utilizzo di Instagram dopo che un amico ha trovato le foto di sua figlia su uno di questi profili.

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