Instagram rimuoverà le immagini legate a suicidio e autolesionismo anche in fumetti e meme
Qualche mese fa Instagram ha iniziato a rimuovere le immagini legate a suicidio e autolesionismo sulla propria piattaforma. La decisione – anticipata da un intervento del numero uno del gruppo Adam Mosseri – era stata presa per evitare che soggetti suggestionabili venissero negativamente influenzati da questo tipo di contenuti, ma nelle scorse settimane il social ha voluto tornare sul tema: stando a quanto annunciato ancora una volta da Mosseri in queste ore, Instagram ha infatti irrigidito i criteri di rimozione delle immagini per includere anche le rappresentazioni di autolesionismo fittizie, come fumetti e meme.
Fino all'inizio di quest'anno in realtà i contenuti relativi a suicidio e lesioni autoinflitte erano stati ospitati sulla piattaforma con alcuni distinguo, perché giudicati al pari di valvole di sfogo: gli autori e gli spettatori – era la posizione di Instagram – potevano trovare conforto nel condividere le proprie esperienze di dolore, o venire a conoscenza delle esperienze di sopravvivenza altrui. La posizione del social ha però iniziato a irrigidirsi dopo il suicidio di Molly Russell, quattordicenne inglese che seguiva numerosi profili social legati a depressione e autolesionismo, e che nel 2017 si è tolta la vita.
Ospitare contenuti di questo genere – anche se caricati senza l'intenzione di provocare danno al prossimo – può in effetti avere conseguenze nefaste. Ecco perché da qualche settimana a questa parte il team di moderazione dei contenuti di Instagram ha iniziato ad ampliare lo spettro dei contenuti ai quali applicare le proprie regole in materia: nell'intervento di Mosseri si fa riferimento a disegni e meme, ma anche a materiali tratti da film e fumetti che trattano i temi di suicidio e violenza autoinflitta in modo eccessivamente esplicito, oppure che contengono elementi chiave associati a queste pratiche.