Intercettazioni, sì all’utilizzo di virus per reati di criminalità organizzata
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno annunciato che le intercettazioni captate attraverso l'utilizzo di virus trojan auto-installati su computer, tablet e smartphone è legittimo nei procedimenti relativi alla criminalità organizzata. Nelle motivazioni della sentenza sulle intercettazioni di conversazioni realizzate dalla polizia giudiziaria tramite l'utilizzo di software in grado di attivare i microfoni e le telecamere di dispositivi come PC e dispositivi mobile è legale, anche nei luoghi di privata dimora, nel caso si tratti di reati di mafia, terrorismo e tutti quei reati facenti capo a un'associazione per delinquere: "è sufficiente la costituzione di un apparato organizzativo, la cui struttura assume un ruolo preminente rispetto ai singoli partecipanti".
"Limitatamente ai procedimenti per delitti di criminalità organizzata è consentita l'intercettazione di conversazioni o comunicazioni tra presenti, mediante l'installazione di un ‘captatore informatico' in dispositivi elettronici portatili, anche nei luoghi di privata dimora, pure non singolarmente individuati e anche se ivi non si stia svolgendo l'attività criminosa. Per reati di criminalità organizzata devono intendersi non solo quelli elencati nell'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater cpp, ma anche quelli comunque facenti capo a un'associazione per delinquere ex articolo 416 cp, correlata alle attività criminose più diverse, con esclusione del mero concorso di persone nel reato"
Nel caso in cui non si tratti di reati di associazione per delinquere l’intercettazione attraverso l'installazione di software guida non è possibile poiché il provvedimento di autorizzazione del PM all’installazione dei captatori elettronici deve indicare con precisione i luoghi dell’intercettazione. Come spiegato dalla Cassazione, l'utilizzo di virus di tipo trojan che si autoinstallano sui dispositivi è necessario per adeguare l'efficacia investigativa all'evoluzione tecnologica dei mezzi utilizzati dai criminali: "Le minacce che derivano alla società e ai singoli dalle articolate organizzazioni criminali che dispongono di sofisticate tecnologie e di notevoli risorse finanziarie, ed oggi anche dalla crescente diffusione ed articolazione su scala mondiale delle organizzazioni terroristiche le cui azioni sono finalizzate ad attentare alla vita ed alle libertà delle persone e alla sicurezza collettiva, richiedono una forte risposta dello Stato con tutti i mezzi che la moderna tecnologia offre, e la vigente legislazione, nonchè i principi costituzionali, consentono per adeguare l'efficacia investigativa all'evoluzione tecnologica dei mezzi adoperati dai criminali".