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Internet compie 30 anni in Italia: ecco alcune tappe importanti

Internet in Italia compie 30 anni, era infatti il 30 aprile del 1986 quando da Pisa, all’interno del Cnuce, il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico creato dal Cnr nel 1965, per mano di Stefano Trumpy, Luciano Lenzini e Antonio Blasco Bonito, si dava al via ad un fenomeno che avrebbe cambiato di fatto le nostre vite. Ripercorriamo alcune tappe.
A cura di Francesco Russo
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Internet in Italia compie 30 anni, era infatti il 30 aprile del 1986 quando da Pisa, all'interno del Cnuce, il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico creato dal Cnr nel 1965, per mano di Stefano Trumpy, Luciano Lenzini e Antonio Blasco Bonito, si dava il via ad un fenomeno che avrebbe cambiato di fatto le nostre vite. E l'Italia era uno dei primi paesi in Europa a connettersi, per la precisione il quarto, un vantaggio che col tempo si è via via deteriorato. Resta il fatto che Internet si è comunque evoluto e che oggi sono più di 30 milioni gli italiani che si connettono, anche se potrebbero essere molti di più. Per l'occasione val la pensa ricordare alcune tappe di questi 30 anni.

Proprio nel 1986 nascevano in Italia i Bbs, ossia Bulletin Board System, le prime bacheche telematiche, si potrebbero definire gli antesignani dei forum che sarebbero arrivati più tardi. E il primo dominio italiano venne registrato il 23 dicembre del 1987, cnr.it, cioè il sito web del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dopo qualche anno, nel 1991, nasce quello che tutti oggi riconoscono come Web che ha come padre Tim Berners-Lee, in quell'anno venne mandato online il primo sito web della storia.

In quegli anni la connessione a Internet non andava alle velocità di oggi,  i modem a 56K cominciavano ad apparire nel 1994 con i rumori che emettevano per agganciare la rete, con tempi che oggi verrebbero giudicati intollerabili, e insieme ad essi cominciavano ad apparire le prime chat. Proprio nel 1994 nasceva infatti C6 Multichat, il primo esempio di messenger italiano con una grafica rudimentale che divenne poi C6 Messenger e che nel 2011 venne sostituito da Virgilio Chat. Nel 1995 nasce Amazon.com e anche Iol.it, il servizio di posta elettronica di Italia On Line con 115 mila utenti attivi. L'anno successivo, nel 1996, nasce Virgilio, la prima directory in Italia.

Il 15 settembre del 1997 venne registrato google.com, che poi divenne Google un anno dopo, nel 1998. Nasceva il motore di ricerca che avrebbe rivoluzionato il web ed oggi è una vera e propria galassia. Il 1999 è l'anno in cui vede la luce Napster, il primo esempio di file sharing su Internet.

E si arriva all'anno 2000 quando in Italia sbarca eBay, il servizio delle aste online che contribuirà non poco alla diffusione delle vendite online nel nostro paese. L'anno successivo, nel 2001, viene lanciata la versione italiana di Wikipedia, la più grande enciclopedia partecipativa del web. Un fenomeno che introdurrà il concetto della diffusione del sapere collettivo.

Il 2004 è l'anno in cui nasce il Web 2.0 ed è l'anno in cui nasce anche Facebook, il social network fondato da Mark Zuckerberg che da lì a poco avrebbe cambiato il modo di comunicare sul web. In Italia sbarcherà qualche anno più tardi. Il 2005 è l'anno in cui nasce YouTube ma è anche l'anno in cui viene pubblicato il primo post su beppegrillo.it, che divenne nel giro di poco tempo uno dei siti più letti del web. Il 2006, il 21 marzo, nasce Twitter, infatti quest'anno ha compiuto dieci anni.

Il 2007 è l'anno in cui cominciano ad aumentare gli italiani online anche per via dell'aumento delle infrastrutture che aprono le connessioni. In quell'anno gli italiani online erano 20 milioni. Il 2008 e il 2009 sono gli anni in cui Facebook comincia a registrare numeri crescenti anche in Italia, nel 2009 gli italiani iscritti al social network erano 11 milioni.

Il 2011 è l'anno in cui, per la prima volta nella storia, gli italiani online sono più del 50% della popolazione. Il 2012 è l'anno in cui arriva su Twitter Papa Benedetto XVI con l'apertura dell'account @pontifex_it, oggi in uso a Papa Francesco. Ma è anche l'anno del terremoto del 2012, un fenomeno che dimostra l'importanza e la diffusione dei social media in Italia.

Il 2013 è l'anno in cui Wikipedia raggiunge 1 milione di voci in lingua italiana. E' anche l'anno in cui nasce Spotify, oggi il servizio più usato per lo streaming on demand di musica. Dopo l'apertura dell'ufficio italiano di Facebook in Italia nel 2009, anche Twitter sbarca in Italia con una propria presenza nel 2014.

Il 2015 è l'anno in cui la popolazione italiana online è più del 60% ed è anche l'anno in cui sbarca Netflix.

E si arriva al 2016, anno in cui sono quasi 3 milioni i siti .it e anno in cui sono più di 27 milioni gli italiani registrati su Facebook.

A questo punto non ci resta che vedere come evolverà Internet e il Web nei prossimi 30 anni nel nostro paese, sperando che si possa raggiungere quanto prima una qualità nella connettività al pari di altri paesi europei.

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