Internet, Italia “solo” al 50esimo posto nella graduatoria
Il mondo odierno è sempre più basato su internet e tutto l'ecosistema che ruota intorno. Un ecosistema fondamentale che tende a creare molteplici posti di lavoro ed una economia specifica che, proprio in questi momenti di crisi importante, possono portare sollievo alle nazioni che ne sfruttano tutti i possibili privilegi. Su questo aspetto però l'Italia sembra essere decisamente lontana come rivela la ricerca del World Economic Forum che pone il nostro paese in una posizione decisamente di poco rilievo.
Su 144 paesi presi in considerazione dal rapporto Global Information Technology Report del World Economic Forum, l'Italia si pone solamente al 50esimo posto. Una posizione decisamente arretrata e che dunque delinea come la nostra penisola non riesca a sfruttare ancora bene la tecnologia e tutto ciò che ne riguarda. Il rapporto ha considerato oltre 54 come la penetrazione di Internet, la diffusione degli smartphone e la disponibilità di capitali proprio riferiti a ciò.
La classifica vede sul podio, al primo posto, la Finlandia la quale aveva perso lo scettro proprio lo scorso anno ma che ha saputo riporre grande importanza ad internet e al proprio ecosistema riuscendo a tornare al top. A seguire Singapore e la Svezia. La graduatoria vede poi a nei primi dieci posti anche Olanda, Norvegia, Svizzera, Gran Bretagna, Danimarca, Usa e Taiwan. Ciò che meraviglia della cinquantesima posizione dell'Italia è il fatto che davanti ad essa si siano posizionate nazioni quali Barbados, Giordania o Panama, paesi decisamente esotici ma che permettono una migliore vita informatica rispetto alla nostra.
In Europa l'indice rivela una profonda divisione tra le economie del nord e gli altri paesi che è preoccupante. Non basta migliorare l'accesso alle tecnologie, bisogna creare migliori condizioni per le imprese e l'innovazione. La digitalizzazione ha aumentato il Pil mondiale di 193 miliardi di dollari negli ultimi due anni, creando 6 milioni di posti di lavoro un aumento del 10% dell'indice di digitalizzazione di un paese porta a una crescita dello 0,75% del Pil procapite, e a una diminuzione della disoccupazione dell'1,02%.