Internet, l’Italia ancora indietro sulle connessioni a banda larga
Se parliamo di Internet e l'Italia risulta in ritardo rispetto agli altri paesi dell'Unione Europea. Nulla da fare, anzi importante "tirata di orecchie" per il nostro paese direttamente dalla Commissione che ha reso oggi disponibili i risultati sull'avanzamento digitale dei paesi che ne fanno parte, e che ha visto dati decisamente negativi rispetto alle aspettative.
In generale, il rapporto annuale della Commissione europea rileva il continuativo problema del ritardo per quanto riguarda l'uso medio della rete che vede solo un 53 % di italiani, ossia poco più della maggioranza, accedere regolarmente almeno una volta a settimana ai vari siti web di riferimento. Differenze abissali rispetto agli altri paesi dell'Europa che raggiungono addirittura una media del 70 per cento. Se poi consideriamo i risultati sull'uso dello strumento interattivo da parte delle persone per la prima volta raggiungiamo il 37 % che risulta essere addirittura quasi il doppio di quel 22 % della media UE.
Dai vertici di Bruxelles arrivano ammonimenti importanti in cui viene espressamente dichiarato come l'Italia dovrebbe "dovrebbe rafforzare ulteriormente gli investimenti in infrastrutture (di telecomunicazioni), in modo da aumentare la disponibilità di reti a banda larga veloci". Lo scorso anno la rete a banda larga standard copriva il 98,4 per cento delle utenze domestiche italiane contro ilo 95,5 per cento della media Ue. Purtroppo però le reti di ultima generazione, che consentono connessioni di almeno 30 megabit al secondo, risultavano solamente il 14 % delle famiglie italiane, contro il 53,8 % dei paesi europei.
Di contro in Italia viene maggiormente utilizzata la connessione mobile che addirittura riesce ad arrivare al 51,4 per cento a differenza del 42,3 % di quello che avviene in Europa. Un dato non troppo confortante che oltretutto vede l'ADSL come dispositivo che raggiunge il 96,3 per cento di tutti gli abbonamenti nella penisola contro il 73,8 per cento europeo.