Internet riduce il tempo di svago e lavoro degli utenti
Quanto incide la presenza di internet nelle nostre vite? E' a questa domanda a cui cerca di trovare una risposta un recente studio pubblicato sul sito ufficiale del National Bureau of Economic Research realizzato utilizzando i dati raccolti dall'American Time Use Survey tra il 2001 ed il 2011.
Ebbene, secondo lo studio, per ogni munito trascorso online durante il proprio "tempo libero" (ossia navigando attraverso social network, inviando mail personali e consultando siti a scopo personale) internet "ruberebbe" circa 16 secondi lavorativi e 7 secondi di sonno. I dati peggiorano se si considera l'attività ludica che avviene attraverso computer e smartphone, ma al momento lo studio non fornisce dettagli in merito alla sua incidenza.
Accanto agli indiscutibili vantaggi derivanti all'utilizzo delle nuove tecnologie legate alla rete, dunque, vengono confermati ancora una volta gli effetti negativi che si ripercuotono direttamente sulle attività quotidiane degli utenti. Non è, infatti, in caso che le interazioni "reali" tra le persone sia in costante diminuzione a favore di quelle digitali. Ad essere maggiormente colpiti da tale fenomeno sembrerebbero essere le generazioni più giovani, quelle dei c.d. nativi digitali, che tra i 15 ed i 17 anni vengono già indicati come i maggiori utilizzatori della rete.
Ciò che, però, lo studio non considera è il fatto che l'attività online è ormai sempre meno legata a "postazioni fisse" grazie alla diffusione di smartphone e tablet. Gli utenti della rete, infatti, tendono più ad "incastrare" la navigazione all'interno delle proprie attività quotidiane che dedicarsi in maniera esclusiva ad essa. Essenziale, poi, è l'impatto che il mondo dei social network ha avuto all'interno del mondo del lavoro, tanto che è difficile ormai scindere in maniera netta il "tempo libero" da quello lavorativo per alcune categorie di persone impegnate all'interno di attività di promozione sociale.
