iOS più aperto, Google Glass, TV ed altre interessanti dichiarazioni di Tim Cook al D11
L'attesa per il prossimo evento Apple sta crescendo di giorno in giorno. Il 10 Giugno il WWDC 2013 aprirà i battenti e come sempre l'azienda di Cupertino realizzerà un proprio keynote dove presenterà al proprio affezionato pubblico tutte le novità per il suo sistema operativo e non solo. Quest'anno l'attesa è senza dubbio ancora più importante. Apple deve rimettersi in carreggiata per riuscire a riconquistare tutti gli utenti che ad oggi hanno deciso di passare ad Android o ad altro a causa di un iOS divenuto ormai obsoleto e passato.
Nell'attesa, però, del grande evento Tim Cook, CEO dell'azienda di Cupertino, ha rilasciato come sempre una lunga intervista alla conferenza D11 parlando di vari argomenti inerenti proprio al futuro della sua azienda ma anche con frasi per la concorrenza. Nel corso della conferenza D11 a Tim Cook sono state formulate alcune domande sulle peculiarità del software di Apple, che sappiamo essere decisamente più chiuso rispetto ad altre piattaforme come Android. Il CEO ha ammesso che la società potrebbe ammorbidire proprio tale presa di posizione. "Sul tema generale dell'apertura delle API, penso che vedrete aprirci di più in futuro", ha detto, "ma non nella misura da porre il nostro cliente al rischio di avere una brutta esperienza".
Walt Mossberg ha chiesto a Cook poi cosa ne pensasse del nuovo Facebook Home. Si vociferava infatti che Mark Zuckerberg avesse chiesto anche a Cupertino di realizzare l'app per gli iPhone ricevendo però un no proprio dal CEO e dai suoi ingegneri. Cook non ha confermato questa dichiarazione, ma ha ammesso che alcuni clienti volevano opzioni di personalizzazione più elaborate viste proprio su piattaforme come Android. "Pensiamo che il cliente ci paga per fare delle scelte per conto loro. Ho visto alcune di queste schermate di impostazione ma non credo che questo è quello che vogliono i nostri clienti" ha dichiarato.
Parlando di Android e di aperture a sviluppatori di terze parti, durante la conferenza è stato chiesto a Cook, se Apple un giorno potrebbe immedesimarsi nello sviluppare applicazioni per Android. L'idea sembra molto blasfema, ma il CEO di Cupertino ha dichiarato che la sua azienda è aperta all'idea. "Non abbiamo alcun problema religioso nel fare questo. Se abbiamo pensato che avrebbe un senso per noi farlo, lo faremo. Questa stessa filosofia può essere applicata a praticamente tutto ciò che facciamo: se ha senso farlo, lo facciamo". Un'apertura forse futura di Apple per il porting di applicazioni come iCloud anche su Android o magari altre, proprio come Google realizza per iOS.
Sul palco, Tim Cook, ha anche risposto a una domanda sui Google Glass, facendo notare che che i dispositivi indossabili sembrano risultare una nuova frontiera per la tecnologia e che Apple potrebbe essere al lavoro su un proprio tale prodotto. "E' un settore decisamente maturo per l'esplorazione", ha detto Cook, "è maturo ed entusiasmante per noi sviluppatori. Molte aziende giocheranno in questo spazio." Lo stesso CEO non ha potuto non affermare come il proprio iPhone ha spinto velocemente lo sviluppo della società ed ha ha osservato che Apple ha ancora molto spazio per la crescita. "Vedo i dispositivi indossabili come un ramo molto importante della struttura tecnologica". Cook non ha rivelato chiaramente a quale tipo di tecnologia indossabile Apple potrebbe essere interessata, ma ha detto che la Nike, per esempio, "ha fatto un ottimo lavoro" con il suo Fuelband, facendo notare che ne possiede uno anche lui. "Ci sono un sacco di gadget nello spazio", ha detto Cook, "Per il momento non c'è niente di grande là fuori che abbia visto. Niente che possa convincere qualcuno che non ha mai portato occhiali o un orologio o qualsiasi altra cosa ad iniziare ad indossarne uno."
Proprio sui nuovi Google Glass Cook ha voluto ribadire le proprie impressioni. "Ci sono alcuni aspetti positivi del prodotto. Probabilmente riuscirà a fare breccia in determinati mercati. Ma la probabilità che esso susciti un vasto interesse è difficile da vedere almeno al momento. Per convincere le persone ad indossare qualcosa, quel qualcosa deve essere incredibile".
Continuando poi sulle parole del CEO di Apple, Tim Cook, ha confermato quello che da tempo si rumoreggia e che in molti avevano ipotizzato. Parliamo del nuovo ruolo di Jony Ive come ingegnere capo a lavoro sulla nuova versione di iOS che sarà rivelata proprio al WWDC. Cook ha detto che Apple "ha riconosciuto che Jony aveva contribuito in modo significativo al look and feel di Apple per molti molti anni e che avrebbe potuto farlo anche per il software".
Interrogato poi sulla posizione attuale di Apple nel mercato televisivo, il CEO ha fornito alcuni nuovi dati di vendita per l'azienda della Apple TV. "Per molti anni abbiamo venduto alcune centinaia di migliaia di unità", ha detto Cook. "Abbiamo venduto oltre 13 milioni di euro di Apple TV." Ciò significa che l'azienda ha venduto circa 6,5 milioni di unità nel corso degli ultimi 12 mesi. Un vero prodotto dunque e non più un hobby. Per quanto riguarda invece ciò che ha in serbo nei prossimi mesi e negli anni a venire, Cook è rimasto vago anche se qualche riferimento ad una iTV potrebbe essere considerato. "Penso che molti di noi sono d'accordo sul fatto che vi sono molti concorrenti e molti dispositivi circa l'esperienza televisiva che però può essere migliorata".