Gli italiani vanno a braccetto con il nuovo iPhone 6. Lo schermo più grande è evidentemente piaciuto ai cittadini del Bel Paese, tanto da far registrare agli analisti un vero e proprio boom di vendite del nuovo smartphone della mela in Italia. Un risultato che permette anche al mercato degli smartphone di crescere con ancor più vigore.
Nel periodo compreso tra agosto ed ottobre, gli iPhone hanno rappresentato il 13,5% delle vendite totali, una crescita di 3,4 punti rispetto allo stesso periodo del 2013, dove Apple si era fermata al "solo" 10,1%. Il mercato continua ad essere dominato da Android con il 70,2%, seguito da Apple e da Windows con 10,8%.
La crescita di Apple non ha risparmiato nemmeno gli altri mercati europei principali – Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna – dove Apple è cresciuta di 5,9 punti percentuali raggiungendo il 20,7% di market share. In questo scenario Android si attesta al 69,4% e Windows all'8,7%.
In pratica uno smartphone su cinque, tra quelli acquistati nel periodo in esame, è stato un iPhone. Il paese dove è stato registrato l'incremento maggiore è la Gran Bretagna: da agosto a ottobre il 39,5% delle vendite di smartphone è rappresentato dall'iPhone, contro il 29,1% dell'anno precedente. Android ha il 53,3% del mercato e Windows il 7,7%. In Francia il melafonino è al 19,6%, in Germania al 16,9% e in Spagna al 6,8%.
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Le vendite dell'iPhone ingranano anche fuori dall'Europa. iPhone è al 41,5% negli Stati Uniti, al 15,7% in Cina, al 40,4% in Australia e al 48% in Giappone. Nonostante il buon risultato se paragonato con gli altri paesi, il Giappone è l'unico mercato analizzato nel quale lo smartphone di Apple perde terreno: da agosto a ottobre 2013 aveva il 61,1% del mercato.
È interessante notare come il Plus abbia ottenuto il 10% delle vendite di dispositivi iOS, un dato in linea con il resto del settore, dove il 10% dei dispositivi totali è dotato di display da oltre 5,5″. Com'è ormai risaputo, Apple non punta alle sole quote di mercato ma soprattutto agli utili, per i quali i ricercatori prevedono un trimestre record.