Da oggi gli smartwatch dotati di Android Wear sono compatibili anche con gli iPhone. Lo ha annunciato Google all'interno del proprio blog ufficiale, specificando le limitazioni che inevitabilmente accompagnano questa novità da tempo rumoreggiata. Da oggi, quindi, i possessori degli smartphone della mela potranno acquistare gli smartwatch dotati del sistema operativo di Google e utilizzarli grazie ad un'applicazione dedicata attualmente in fase di pubblicazione sull'App Store. I requisiti non si discostano molto da quelli dell'Apple Watch; per poter sfruttare i dispositivi Google sarà necessario utilizzare un iPhone 5 o superiore.
Attualmente la compatibilità è garantita solo con l'LG Watch Urbane, ma Google ha assicurato che tutti gli smartwatch in uscita nei prossimi mesi saranno pienamente compatibili con iPhone. Tra questi troviamo le proposte di Asus, Motorola e Huawei, tutti dispositivi che con molta probabilità saranno presentati in maniera più approfondita nel corso dell'IFA che si svolgerà a Berlino la prossima settimana. A livello di funzionalità, Android Wear presenterà praticamente tutte le caratteristiche offerte dalla variante originale, comprese notifiche, schede di Google Now, comandi vocali, funzionalità di Google Fit e alcune applicazioni native. Al lancio saranno disponibili alcuni quadranti di terze parti, ma in questo caso il numero sarà minore proprio a causa della scarsa penetrazione concessa dal sistema operativo iOS.
Quella di Google è una mossa da tempo rumoreggiata e molto attesa dagli utilizzatori di dispositivi della mela, che nel corso degli ultimi mesi si sono ritrovati con una scelta piuttosto ridotta per quanto riguarda gli smartwatch. Apple Watch a parte, la disponibilità di soluzioni all'altezza era davvero misera e peraltro andava ad aggiungersi al costo elevato del device della mela. L'arrivo della compatibilità con Android Wear apre invece uno scenario tutto nuovo, perché gli smartwatch dotati del sistema operativo di Google costano notevolmente meno e offrono funzionalità di tutto rispetto, anche con le limitazioni imposte da iOS. Apple farà meglio a guardarsi le spalle.