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Jill Watson, il computer che si spaccia per essere umano

Da qualche mese decine di studenti iscritti al corso di Intelligenza Artificiale presso la Georgia Institute of Technology (GIT) hanno partecipato inconsapevolmente ad un test che ha dimostrato la potenza dell’intelligenza artificiale.
A cura di Matteo Acitelli
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Da qualche mese decine di studenti iscritti al corso di Intelligenza Artificiale presso la Georgia Institute of Technology (GIT) hanno partecipato inconsapevolmente ad un test che ha dimostrato la potenza dell'intelligenza artificiale. Nel dettaglio da gennaio i professori dell'Università sono stati affiancati da un computer in grado di rispondere alle domande degli studenti tramite la chat di supporto disponibile sul sito ufficiale del corso con l'obiettivo di facilitare le comunicazioni tra studenti e professori.

Tra gli assistenti, oltre a diverse persone in carne ed ossa, anche un'intelligenza artificiale basata su IBM Watson, subito rinominata come l'assistente Jill Watson. Attraverso la chat presente sul sito gli studenti del Georgia Institute of Technology hanno avuto modo di chiedere informazioni a Jill sugli argomenti del corso e dettagli sulle varie scadenze. Il risultato è stato eccellente tanto che gli studenti non si sono resi conto di parlare con un computer ma sono sempre stati convinti di comunicare con una dottoranda. La volontà di realizzare un assistente virtuale per gli studenti è nata dal professor Ashok Goel che ha notato le numerose domande ricevute tramite il sito ufficiale dell'Università ed ha pensato di realizzare un'intelligenza artificiale in grado di aiutare le assistenti nel rispondere alle numerose domande poste dagli studenti, circa 10.000 domande a semestre.

Il professore della Georgia Institute of Technology (GIT) è entusiasta del risultato ottenuto dall'intelligenza artificiale basata su IBM Watson ed afferma che entro un anno l'assistente virtuale Jill Watson sarà in grado di rispondere al 40% delle domande poste dagli studenti, lasciando così agli assistenti la possibilità di dedicarsi con maggiore attenzione alle attività più complesse.

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