Joe Biden ha iniziato a fare campagna elettorale su Animal Crossing
Animal Crossing: New Horizons ormai è diventato molto più di un semplice videogioco multigiocatore. L'ultimo capitolo della serie Nintendo mette i partecipanti in condizioni di visitare le isole e le abitazioni degli altri giocatori e viene sempre più utilizzato per organizzare veri e propri ritrovi virtuali. L'ultimo esempio di quanto il titolo sia diventato importante nella vita online dei suoi giocatori lo ha raccontato The Verge dagli Stati Uniti, dove gli organizzatori della campagna elettorale del candidato alla Casa Bianca Joe Biden hanno realizzato dei cartelli virtuali di sostegno per lo sfidante di Trump che possono essere piantati fuori dalle abitazioni virtuali di Animal Crossing.
L'iniziativa è decisamente semplice e a costo zero: il team dietro alla campagna di Biden ha semplicemente riprodotto in pixel-art alcune delle immagini elettorali già utilizzate nel mondo reale a sostegno del candidato democratico. Le riproduzioni possono essere liberamente scaricate inquadrando il relativo QR code con l'app Nintendo Switch Online: importarle all'interno di Animal Crossing farà in modo di poterle utilizzare sui cartelli di segnalazione opzionalmente presenti fuori dalle abitazioni dei giocatori. L'idea si allaccia a una usanza in voga negli Stati Uniti: quella di manifestare il proprio supporto per un candidato alle elezioni attraverso un cartello piantato nel giardino di casa.
Soprattutto però i cartelli pro-Biden irrompono in un videogioco che ha saputo unire di milioni di persone rappresentando un surrogato di interazione sociale in un periodo — quello del coronavirus e dei lockdown — in cui il contatto fisico è venuto a mancare per molti. New Horizon è uscito sul mercato a marzo di quest'anno ed è stato utilizzato fin da subito per rimanere in contatto con amici, colleghi e parenti, ma anche per organizzare riunioni di lavoro e concerti: per i sostenitori di Biden fare campagna sulle isole virtuali del gioco può significare portare dalla propria parte un pubblico di giovani potenzialmente vicini alle posizioni democratiche ma poco avvezzi all'esercizio del voto.