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L’Antitrust multa WhatsApp: “Non ha informato gli utenti delle clause vessatorie”

WhatsApp ha imposto ai suoi utenti dei termini di utilizzo vessatori che, però, non sono stati comunicati agli utilizzatori con la dovuta chiarezza. Anzi, non sono stati comunicati affatto. Per questo l’Antitrust ha multato il popolare servizio di messaggistica istantanea per 50.000 euro.
A cura di Giorgio Mennella
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WhatsApp ha imposto ai suoi utenti dei termini di utilizzo vessatori che, però, non sono stati comunicati agli utilizzatori con la dovuta chiarezza. Anzi, non sono stati comunicati affatto. Per questo l'Antitrust ha multato il popolare servizio di messaggistica istantanea per 50.000 euro. "È il massimo edittale attualmente stabilito dalla normativa per l'inottemperanza ai provvedimenti di accertamento della vessatorietà" ha spiegato l'autorità, ben sapendo che per l'azienda si tratta di una cifra irrisoria che di certo non gli creerà dei problemi: ad oggi WhatsApp è stata valutata a 19 miliardi di dollari.

La decisione dell'Antitrust è arrivata dopo aver analizzato le pratiche dell'applicazione e aver individuato che il servizio "non ha dato esecuzione all'ordine di pubblicazione dell'estratto del provvedimento, emesso nei suoi confronti a maggio 2017, con il quale è stata accertata la vessatorietà di alcune clausole dei Termini di Utilizzo dell'applicazione WhatsApp Messenger". L'autorità fa riferimento ai due provvedimenti presi lo scorso anno contro WhatsApp: uno in merito alla condivisione dei dati con Facebook, costata 3 milioni di euro di multa, e uno relativo alle clausole vessatorie sulla facoltà di apportare modifiche unilaterali del contratto da parte della società, sul diritto di recesso stabilito unicamente a vantaggio del professionista, sulle esclusioni e limitazioni di responsabilità e sulle interruzioni ingiustificate del servizio e la scelta del tribunale competente sulle controversie, oggi esclusivamente americano.

Questo secondo provvedimento non aveva portato a multe, ma all'imposizione di divulgare la sua notizia da parte dell'app ai suoi utenti. L'app, però, ad oggi non lo ha ancora fatto. Così è scattata la multa da 50.000 euro per aver violato gli "obblighi informativi nei riguardi dei consumatori previsti dalla legge" a causa della decisione di "omettere consapevolmente quanto disposto dall'Autorità nel provvedimento, ossia la pubblicazione del citato documento nella homepage del proprio sito web e la contestuale notifica in app, da inviare a tutti gli utenti WhatsApp italiani, contenente il link alla pubblicazione medesima".

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