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L’Antitrust UE avvia un’indagine su ostacoli a e-commerce in Europa

La Commissione Antitrust UE, guidata da Margrethe Vestager, ha intenzione di aprire un’indagine sul commercio online allo scopo di verificare se davvero ci sono aziende che ostacolano di proposito la vendita di merci transfrontaliera, rendendo difficoltoso il libero scambio di merci in Europa.
A cura di Francesco Russo
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La Commissione Antitrust UE, guidata da Margrethe Vestager, ha intenzione di aprire un'indagine sul commercio online allo scopo di verificare se davvero ci sono aziende che ostacolano di proposito la vendita di merci transfrontaliera, rendendo difficoltoso il libero scambio di merci in Europa.

La Vestager motiva questa indagine per il fatto che, a fronte di una continua crescita dell'e-commerce in Europa, si registra un rallentamento nelle vendite transfrontaliere. "In Ue sempre più merci e servizi sono venduti via internet, ma le vendite transfrontaliere aumentano lentamente, e vi sono indizi che certe imprese adottino misure che le limitano" intenzionalmente.

Ma la Vestager, che presenterà questa proposta di indagine nelle prossime settimane, dichiara che "è giunta l'ora di abbattere gli ostacoli che ancora intralciano il commercio elettronico, che è uno degli elementi essenziali di un autentico mercato unico digitale in Europa. L'indagine di settore agevolerà la Commissione nella comprensione e nell'abbattimento delle barriere al commercio elettronico, con vantaggi sia per i cittadini sia per le imprese europee".

L'annuncio dell'apertura dell'indagine arriva il giorno dopo che la Commissione ha tenuto un dibattito di orientamento sul futuro del mercato digitale europeo. Dal dibattito è infatti emerso che la principale priorità è abolire le barriere legali che impediscono la vendita di prodotti e servizi online al di là dei confini nazionali.

I cittadini europei sono entusiasti dei servizi di commercio online, nel 2014 circa la metà dei consumatori Ue ha fatto acquisti online e solo il 15% circa di essi si è rivolto a un venditore con sede in un altro stato dell'Ue. Sono da valutare quindi i "rilevanti ostacoli" al commercio elettronico all'interno delle frontiere. E' necessario verificare se esistono degli ostacoli per il consumatore nell'accesso a determinati siti in base al luogo in cui vive o agli estremi della carta di credito che usa.

Lo scopo dell'indagine della commissione Antitrust sarà dunque quello di far luce sugli ostacoli privati, in particolare contrattuali, al commercio elettronico transfrontaliero dei contenuti digitali e delle merci. E nel corso dell'indagine la Commissione intende raccogliere informazioni presso numerosi portatori d'interesse di tutti gli stati membri.

Nel caso in cui si dovessero verificare delle situazioni concrete di ostacolo, la Commissione potrebbe avviare indagini su casi specifici per assicurare la conformità con le norme dell'UE in materia di pratiche commerciali restrittive e di abuso di posizione dominante sul mercato.

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