L’autore dello scandalo Datagate lascia il Guardian: “Ho ricevuto un’offerta irrinunciabile”
Glenn Greenwald, l'autore del famigerato scandalo del Datagate lascia il Guardian. E', infatti, sotto la sua firma che nei mesi scorsi sono stati pubblicati sul quotidiano britannico (in contemporanea con il Washington Post) i documenti segreti relativi al progetto Prism dell'NSA (National Security Agency) forniti dalla "talpa" Edward Snowden. Certamente, quello del Datagate ha rappresentato l'apice della carriera di Greenwald che annuncia le sue dimissioni direttamente dal suo blog personale.
Quella con il Guardian è stata una collaborazione estremamente fruttuosa e soddisfacente […] la decisione di lasciare non è stata facile, ma mi è stata presentata un'opportunità per la mia carriera che nessun giornalista avrebbe mai potuto rifiutare.
Da parte sua anche il Guardian non ha potuto fare altro che prendere atto della decisione del suo giornalista di punta affermando di aver avuto l'opportunità di lavorare con un "giornalista di grande valore".
Siamo ovviamente dispiaciuti per la decisione di Glenn, ma comprendiamo l'attrattiva per il nuovo incarico che gli è stato offerto. Gli facciamo i nostri migliori auguri.
Il "progetto che non può essere rifiutato" sarebbe stato offerto direttamente da Pierre Omidyar, fondatore del il colosso delle aste online eBay, che avrebbe deciso di sponsorizzare un nuovo punto di riferimento legato al giornalismo investigativo del quale, ovviamente, nessuno al mondo potrebbe essere più indicato di Glenn Greenwald per la sua gestione. Si tratterebbe di un progetto ancora senza nome, ma dalle grandi prospettive, tanto da aver già pronte tre sedi negli Stati Uniti (una a New York, una a San Francisco ed una a Washington). A comporre lo staff di Greenwald ci sarebbero poi alcuni dei nomi che hanno collaborato attivamente alla realizzazione dello scandalo Datagate come Laura Poitras e Jeremy Scahill, rispettivamente documentarista ed esperto di sicurezza nazionale.
Già in passato il fondatore di eBay, il cui patrimonio personale è stimato attorno agli 8.5 miliardi di Dollari, aveva tentato la strada del giornalismo investigativo con progetti come quello del Backfence e l' Holululu Civil Beat, fino ad ora, però, con risultati discutibili. Ma è del tutto evidente che con l'ingresso di Glenn Greenwald, che fa sapere di essere intenzionato a continuare a vivere in Brasile, potrà contribuire alla realizzazione del progetto in maniera sostanziale.