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L’ FBI ha gestito un sito pedopornografico per due settimane

L’ ente federale statunitense ha gestito per due settimane un sito contenente materiale pedopornografico per tentare di smascherare circa 5.000 presunti utenti, ma i risultati restano deludenti.
A cura di Daniele Cretella
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L' FBI ha gestito un sito contente materiale pedopronografico per due settimane. Non si tratta di un' accusa mossa nei confronti degli agenti federali statunitensi, quanto piuttosto di un' ingegnosa strategia volta a smascherare circa 5.000 utenti sospettati di consultare abitualmente materiale contenente immagini di violenza e molestie esercitate su minori. Non è certo la prima volta che gli agenti dell' FBI utilizzino mezzi del tutto simili a quelli criminali per risolvere un determinato caso, ma certamente agevolare la distribuzione di immagini e filmati contenenti violenze ed abusi minorili appare (aldilà dell' immoralità) quanto meno doloroso da accettare per l' opinione pubblica.

Secondo quanto affermato all' interno di un recente articolo pubblicato sul Seattle PI, mai in precedenza l' FBI avrebbe osato tanto all' interno di un' indagine pedopornografica, limitandosi, solitamente ad inserire alcuni infiltrati all' interno della distribuzione dei contenuti. L' indagine, avviata ufficialmente nel Nebraska a seguito di diverse segnalazioni sospette nel corso dello scorso mese di Novembre, non avrebbe però garantito risultati soddisfacenti, nonostante la discutibile gestione del sito pedopornografico ad opera degli agenti federali si sia protratta per ben due settimane. L' unico risultato degno di nota, infatti, riguarderebbe il sequestro di un utente per il quale si ipotizzerebbe il reato di consultazione e detenzione di materiale pedopornografico, ma al momento non sarebbe previsto alcun processo. Insomma, si tratta di un buco nell' acqua che potrebbe macchiare per anni l' immagine della polizia federale statunitense.

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