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L’intelligenza artificiale di Google può predire il futuro

L’IA di Big G è anche in grado di predire il futuro. O quasi. Ad annunciarlo sono gli stessi ingegneri al lavoro sul suo sviluppo, che in un post hanno spiegato che DeepMind è sulla buona strada per non solo svolgere le azioni ma anche comprenderne le conseguenze.
A cura di Marco Paretti
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Da ormai diverso tempo l'intelligenza artificiale sviluppata da Google si è dimostrata in grado di compiere diverse azioni degne di nota, dalla composizione musicale alla realizzazione di "opere d'arte", fino alla vittoria di un torneo di Go contro i campioni (umani) del mondo. Ora, invece, pare che l'IA di Big G sia anche in grado di predire il futuro. O quasi. Ad annunciarlo sono gli stessi ingegneri al lavoro sul suo sviluppo, che in un post pubblicato sul blog ufficiale hanno spiegato che DeepMind, questo il nome dell'intelligenza artificiale, è sulla buona strada per non solo svolgere le azioni ma anche comprenderne le conseguenze.

"Se i nostri algoritmi devono sviluppare comportamenti altrettanto sofisticati, anche loro devono avere la capacità di immaginare e di ragionare sul futuro" spiega Google. È proprio dalle sfide al gioco Go che i ricercatori sono partiti per sviluppare questa novità dell'IA: in quel caso si parlava di un sistema rigido, perfetto, mentre il mondo reale è in continuo cambiamento. Per questo il sistema ha dovuto imparare a "predire il futuro", cioè capire quali sono le conseguenze delle proprie azioni per poi decidere se e come compierle.

I ricercatori sono quindi al lavoro su "una famiglia di approcci per la pianificazione basata sull’immaginazione", cioè Imagination-Augmented Agents in grado di aiutare l'IA a capire quali sono le conseguenze delle proprie azioni e se queste hanno un senso o meno. Per testare queste funzioni l'intelligenza artificiale e gli agenti sono stati messi alla prova con due videogiochi, software che effettivamente richiedono una pianificazione ben precisa per portare a termine ogni livello. In questo modo il sistema non può procedere per tentativi ma deve effettuare decisioni mirate valutando attentamente la situazione. Il risultato? L'IA è stata in grado di apprendere quali azioni compiere adattandosi ai vari ostacoli. "Passo dopo passo potremmo arrivare a un agente in grado di predire secondo una gerarchia e in modo creativo" conclude Google.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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