L’ iRadio di Apple è pronta a sfidare Spotify e Pandora
La marcia di avvicinamento verso lo streaming musicale. Sono ormai diversi anni che in rete circolano con una certa insistenza voci relative all' introduzione di un nuovo servizio di streaming musicale offerto dall' azienda di Cupertino. Addirittura nel corso del 2011, sembrava ormai imminente il rilascio di una sorta di radio digitale attraverso la quale poter godere di milioni di brani musicali senza avere la necessità di scaricare alcun file sul proprio computer o smartphone. Allora, le voci sembravano intuito le intenzioni di Apple anche se la presentazione di iTunes Match (in assoluto l' ultima one more thing presentata da Steve Jobs nella sua vita) non corrispose in maniera fedele alle previsioni, offrendo un semplice servizio di streaming musicale della propria libreria.
Durante l' ultimo anno, però, il diffondersi di servizi come Pandora e Spotify ha reso necessario una revisione dell' offerta dell' azienda di Cupertino che, dominando senza difficoltà il mercato dei brani digitali, potrebbe iniziare a cedere le sue quote a favore di servizi tecnologicamente più evoluti. Ma a quanto pare, Apple sembrerebbe pronta a rispondere con il suo servizio di streaming musicale già noto nell' ambiente rumor come iRadio. Già nelle versioni beta di iOS 6.1, infatti, erano stati riscontrati chiari riferimenti (ed icone) relative ad un nuovo servizio musicale ispirato ad una sorta di radio digitale. Secondo quanto riportato da diverse fonti statunitensi, iRadio starebbe davvero per debuttare.
Sarebbero andati a buon fine, infatti, i recenti incontri tenuti tra l' azienda di Cupertino ed alcune delle maggiori case discografiche statunitensi come Universal e Warner, che detengono gran parte del catalogo musicale internazionale. Il nuovo servizio di streaming musicale potrebbe essere presentato durante il prossimo keynote tenuto da Tim Cook e potrebbe perfino debuttare entro l' estate. Per quanto riguarda la diffusione del servizio, è assai improbabile che fin dal primo giorno questo possa essere disponibile su tutti i mercati, lasciando ipotizzare un lancio iniziale destinato soltanto agli Stati Uniti per poi espandersi sugli altri mercati internazionali nel corso dei mesi successivi.