La Carta dei Diritti di Internet verrà presentata il 13 Ottobre
Sarà resa nota il 13 ottobre prossimo la Carta dei Diritti di Internet e a presentarla sarà Stefano Rodotà che presiede la commissione voluta dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, e costituitasi a fine luglio, per ragionare su principi e linee guida in tema di garanzie, diritti e doveri per l'uso di Internet. La presentazione di questo importante documento avviene in occasione della Presidenza Italiana del Semestre Europeo e alla presenza dei Parlamenti dell'Unione Europea.
Ed è stato lo stesso Rodotà ad annunciare la fine dei lavori della Commissione composta da 13 esperti, tra cui spiccano i nomi di Luca De Biase, di Juan Carlos De Martin, docente del Politecnico di Torino, di Salvo Mizzi, di Massimo Russo, direttore di Wired; e da 10 politici, tra cui si notano Stefano Quintarelli, figura storica del Web Italiano, oggi parlamentare di Scelta Civica, e di Antonio Palmieri, già esperto di comunicazione su Internet.
La Commissione, come ha affermato oggi lo stesso Stefano Rodotà, ha portato avanti una discussione ampia, in cui si è discusso in maniera aperta, arrivando quindi a redigere una Bozza con cui fare una prima sintesi dei lavori. Il prossimo passo, verso il documento definitivo, è quello di raccogliere, entro il 29 di Settembre, eventuali emendamenti da parte dei membri della Commissione. Superata questa fase, la seconda e ultima bozza sarà pronta entro la data dell'8 di Ottobre.
La Carta dei Diritti di Internet rappresenta, in Italia, il primo tentativo di prendere parte ad un discorso che va oltre i confini nazionali, come affermato dalla stessa Boldrini in occasione della presentazione della Commissione a fine luglio. Il tentativo è quindi quello di contribuire in un dibattito ormai avviato a livello internazionale, con la partecipazione diretta, a questo punto dello stesso Parlamento Italiano.
Le aree che saranno considerate dalla Carta dei Diritti di Internet saranno quella dei diritti fondamentali, con un occhio di riguardo alla privacy degli utenti e alla protezione dei dati; quella della democrazia e della partecipazione; e anche quella legata ai rapporti con l'economia. Il documento finale avrà poi diverse finalità. Prima di tutto, potrà essere utilizzato dal Parlamento Italiano per eventuali interventi di tipo normativi oppure di tipo di indirizzo per il governo. E poi, sempre Stefano Rodotà, ha annunciato che sul Documento finale verrà aperta una consultazione libera sul sito internet della Camera dei Deputati, a cui i cittadini sono chiamati a partecipare con la loro opinione.