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La chiavetta di Google che ti protegge dai furti e le truffe online

L’ultima versione della chiavetta di sicurezza Titan è basata su USB-C e si può dunque utilizzare a bordo di computer e smartphone con Windows, Android e macOS. Inserendola nel dispositivo inserisce automaticamente i codici di autenticazione a due fattori di numerosi siti e servizi, che altrimenti andrebbero trascritti dagli SMS.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Funziona come una chiave d'accesso a una cassetta di sicurezza, solo che si infila nella porta USB-C del telefono o del computer e permette di accedere ai siti e ai servizi più utilizzati in totale tranquillità. È l'ultima versione della chiavetta USB Titan, un dispositivo fisico realizzato da Google che sostituisce il noioso processo dell'autenticazione a due fattori attraverso l'uso di SMS e codici temporanei con un gesto molto più pratico: inserire la chiavetta nel dispositivo che si sta utilizzando.

Il gadget presentato in queste ore non è il primo del suo genere: diverse aziende ormai realizzano dispositivi simili, che per altro si basano tutti sul medesimo standard aperto. Queste chiavette non ricordano le password del proprietario ma si limitano a inserire automaticamente i codici secondari che normalmente i servizi online inviano ai telefoni dei propri utenti per verificare che a richiedere l'accesso siano effettivamente loro. Basta abbinare una chiavetta ai servizi che ne supportano l'uso, e un chip a bordo del dispositivo genera in automatico i codici corretti dopo l'immissione della normale password, verificando inoltre che i siti ai quali si è connessi siano autentici.

A dire il vero la nuova chiavetta non è neanche il primo realizzato da Google. La casa di Mountain View ha presentato nei mesi scorsi altri due dispositivi Titan: uno compatibile con le porte USB di tipo A e con lo standard NFC (per autenticarsi su smartphone facendo toccare la chiavetta e il dorso del telefono), e uno funzionante via bluetooth. La nuova versione dovrebbe però essere la più sicura e moderna in circolazione: l'assenza di chip per la comunicazione wireless fa in modo che le comunicazioni tra la chiavetta e i dispositivi non possano essere intercettate (come alcuni hacker hanno dimostrato essere possibile fare), mentre l'interfaccia USB-C rende possibile collegare il gadget a tutti i computer e gli smartphone più recenti; nonostante questo, la chiavetta resta incompatibile con iPhone, rimasto l'unico dispositivo ampiamente diffuso che dispone di una porta di accesso proprietaria.

Per avere a disposizione la chiavetta purtroppo ci sarà da attendere: Google l'ha lanciata in queste ore negli Stati Uniti al prezzo di 40 dollari, senza specificare quando arriverà anche altrove. In Italia restano a disposizione le versioni lanciate negli scorsi mesi, o le alternative USB-C di aziende come Yubico, che peraltro ha contribuito a realizzare quest'ultimo gadget con il marchio della casa di Mountain View.

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