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La Cina blocca (ancora una volta) WhatsApp

Secondo quanto riportato nelle ultime ore dal ricercatore Nadim Kobeissi della Symbolic Software, società di Parigi che si occupa anche dello stato della censura digitale in Cina, il governo cinese ha bloccato WhatsApp.
A cura di Matteo Acitelli
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Secondo quanto riportato nelle ultime ore dal ricercatore Nadim Kobeissi della Symbolic Software, società di Parigi che si occupa anche dello stato della censura digitale in Cina, il governo cinese ha bloccato WhatsApp. A pochi mesi di distanza dalla censura parziale che ha impedito agli utenti di utilizzare la popolare app di messaggistica di proprietà di Facebook per inviare allegati come note audio, foto e video, ora sembrerebbe che la Cina ha deciso di bloccare completamente il servizio, impendendo agli utenti di utilizzare WhatsApp anche per scambiarsi semplici messaggi di testo.

Come riferito da Kobeissi, la Cina avrebbe recentemente aggiornato il firewall di stato per bloccare il protocollo NoiseSocket, utilizzato da WhatsApp per inviare testi. Le prime indiscrezioni a riguardo sono giunte già nel corso della scorsa settimana quando alcuni utenti lamentavano problemi nell'invio di messaggi anche se inizialmente si pensava ad un semplice malfunzionamento dell'applicazione. Con il blocco di WhatsApp la Cina tenta di limitare la presenza delle piattaforme di Mark Zuckerberg all'interno del paese, già dal 2009 Facebook è stato bandito dal paese asiatico ed ora il blocco di WhatsApp rappresenta un altro duro colpo per il colosso di Menlo Park che al momento non ha commentato la vicenda.

"Quello che inizialmente stavamo monitorando come un blocco alle foto, ai video e alle note vocali su WhatsApp ora è stato esteso anche ai messaggi di testo"

Ad oggi, dunque, l'unica app riconducibile a Zuckerberg in Cina è Colorful Balloons, una sorta di social network che Facebook ha introdotto nel mese di agosto silenziosamente tramite un'altra azienda locale, la Youge Internet Technology. Tra i motivi che potrebbero aver spinto la Cina a bloccare WhatsApp il supporto alla crittografia end-to-end che mantiene i messaggi degli utenti privati. A godere della chiusura di WhatsApp in Cina troviamo senza dubbio WeChat, la nota app di instant messaging che collabora con il governo cinese fornendo i dati personali di tutti gli utenti registrati.

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