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La criptovaluta Dogecoin sta crescendo a ritmo record, ma meglio starne alla larga

La moneta virtuale sta conoscendo in questi giorni il suo ennesimo periodo di grazia, con investitori che ne stanno acquistando in quantità massicce facendone di conseguenza crescere il valore raddoppiandolo in pochi giorni; d’altro canto è difficile prevedere se e per quanto tempo la crescita sia destinata a proseguire.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Sono vere e proprie montagne russe quelle sulle quali sta viaggiando la criptovaluta Dogecoin, motivo per cui – nonostante l'entusiasmo che la circonda in questi giorni – è probabilmente meglio rimanerne alla larga. In effetti la moneta virtuale sta conoscendo dall'inizio di maggio il suo ennesimo periodo di grazia, con investitori che ne stanno acquistando in quantità massicce facendone di conseguenza crescere il valore a dismisura; d'altro canto però è difficile prevedere se e per quanto tempo la crescita sia destinata a proseguire.

Dogecoin è tornata a crescere

La criptovaluta è protagonista di un periodo positivo che dura da circa una dozzina di giorni: è dal 23 aprile che il suo valore, al netto di fluttuazioni tutto sommato trascurabili, non ha fatto altro che crescere. Negli ultimi giorni però la quantità di moneta acquistata dagli investitori è aumentata esponenzialmente: dall'inizio del mese, e in soli 5 giorni, il valore di Dogecoin è raddoppiato fino a sfiorare quota 0,70 dollari. Gli investitori, da sempre attivi su forum e canali social, sono entusiasti: Dogecoin del resto è una criptovaluta nata quasi per gioco, che l'anno scorso non valva quasi nulla; chiunque abbia avuto la preveggenza di investire 20 euro in Dogecoin, in questo momento potrebbe riscuoterne più di 5.000.

Basi poco solide

Il problema è che di elementi per tentare di prevedere l'andamento della criptovaluta non ce ne sono molti, e tra i pochi c'è l'hype di chi vi sta scommettendo. Ondate di entusiasmo collettive espresse via social o basate su elementi come i tweet del miliardario Elon Musk hanno dato ripetutamente vita a ondate di acquisti coordinate, ma possono essere seguite a crolli repentini causati da panici momentanei. È quello che è successo a Dogecoin dopo la metà di aprile: il suo valore era cresciuto di più di 5 volte in poche ore, ma al picco è seguito un crollo che ne in altrettanto tempo ha dimezzato il valore massimo appena toccato.

A questo si aggiunge il fatto che la criptovaluta al momento non ha una vera e propria utilità se non come strumento di investimento, dal momento che sono poche le realtà che la accettano per lo scambio in valuta corrente. Questi e altri elementi (a partire dall'offerta virtualmente illimitata) fanno dubitare gli esperti sul fatto che Dogecoin abbia basi solide per una crescita costante e sostenuta. La prospettiva di raddoppiare i propri investimenti in pochi giorni o perfino poche ore insomma è sicuramente allettante, ma speculatori amatoriali o inesperti dovrebbero pensare due volte prima di puntare grosse somme sulla criptovaluta.

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