L’inventore di Google AdSense pagato 100 milioni di dollari per non fuggire
Dietro alle famose, e redditizie, pubblicità di Google AdSense vi è lui, Neal Mohan, l'uomo di Google da 100 milioni di dollari. Un uomo che vuole sempre rimanere nell'anonimato, mai sotto i riflettori, non alza mai la voce con i suoi dipendenti e non ama prolungarsi troppo in un colloquio, preferisce le cose dette in modo diretto. I retroscena sul suo ruolo in Google e sul suo stipendio per rimanere a Mountain View stanno interessando il mondo delle grandi aziende e non solo.
Da sempre tra le aziende della Silicon Valley vi è una vera e propria guerra, non solo per quanto riguarda i dispositivi o le idee di sviluppo. Molto spesso la battaglia si realizza a suon di impiegati, di dipendenti illustri che vengono aggraziati prima da una e poi da un'altra azienda, magari tentando la carta dell'aumento di retribuzione pur di averli nella propria squadra. L'esempio eclatante di tutto ciò è Neal Mohan, il fautore e creatore della macchina macina soldi pubblicitaria che è Google AdSense. Un grande uomo di origini indiane che ha iniziato la sua carriera in Google circa cinque anni fa con uno stipendio normale di 60.000 dollari l'anno.
Gli anni in BigG lo hanno letteralmente lanciato nel suo ruolo. Oggi Mohan è il vicepresidente del dipartimento advertising dell'azienda ed uno delle dieci persone più influenti nel difficile mondo del marketing. Il grande mentore della pubblicità una volta laureato a Standford negli anni novanta intraprende la carriera nelle startup Accenture e NetGravity. Google acquisisce negli anni la DoubleClick, la società americana leader della pubblicità web, che a sua volta aveva incamerato proprio la NetGravity. La sua ascesa a questo punto è stata quanto mai imponente e l'ingegnere di AdSense ha prodotto acquisizioni di privilegio come Invite Media, che ha permesso quasi 5 miliardi di dollari nel 2011 di fatturazione.
Un dirigente come Neal Mohan non può essere lasciato libero da Google e dunque non è poi così fuori dal comune che Brin e Page abbiano promesso ben 100 milioni di dollari affinché non si muovesse dalla sua scrivania in Mountian View. Facebook, Twitter, Apple dovevano rimanere assolutamente al di fuori delle mete del grande ingegnere indiano che non è altro che una piccola miniera per Google.