La nostra casa è poco smart? Facciamola evolvere con gli elettrodomestici giusti

La pandemia ci ha costretti a fare quello che da millenni eravamo riusciti a lasciarci alle spalle: rintanarci nelle nostre case come caverne preistoriche per metterci al riparo non più da fiere e belve, ma da un virus. Un “ritorno alle origini” così improvviso che ci ha colto alla sprovvista: perché tra smartphone, smartwatch, smart working, l’unica cosa poco smart (e in certi casi anche poco confortevole) ci siamo accorti essere la nostra casa. Come trasformarla da caverna a smart home? Bisogna scegliere gli elettrodomestici giusti.
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A cura di Ciaopeople Studios
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Che il coronavirus abbia portato a uno sconvolgimento delle nostre vite è un fatto incontestabile: non solo per i timori e i lutti legati direttamente al virus, e non solo per aver messo in difficoltà interi settori merceologici. Il cambiamento radicale è stato anche nella quotidianità di ognuno: nel non avvertire più la socialità, nella restrizione della libertà di movimento e soprattutto nel confinamento tra le quattro mura domestiche. Il lockdown, insomma, ci ha fatto tornare tutti un po’ “cavernicoli”, sia in quanto a relazioni sociali, sia soprattutto in quanto a stile di vita.

La “caverna”, la nostra casa, è tornata a essere il fulcro di qualsiasi attività: nell’anno della pandemia lo smart working è diventato sempre più spesso la regola, trasferendo l’ufficio nel soggiorno; la scuola a sua volta si è trasformata in Dad, portando i banchi nelle nostre case. Abbiamo iniziato ad uscire solo per “andare a caccia”, a procacciarci il cibo nei supermercati. E dopo esserci illusi, durante l’estate, che fosse tutto finito, in autunno e poi in inverno, con la seconda e la terza ondata, siamo tornati a chiuderci in casa. Di nuovo. E di nuovo siamo stati colti alla sprovvista.

Così è successo che tra smartwatch, smartphone, smart working e Dad (la “smart school”), l’unica cosa a essere poco smart è rimasta la nostra casa. E la vita casalinga ci ha fatto scoprire piccoli e grandi problemi domestici ai quali prima, con uno stile di vita completamente diverso, non avevamo mai fatto caso. A partire dalla colazione: chi, attrezzato solo con la moka, durante il lockdown non ha desiderato ardentemente una buona macchina per il caffè, magari di quelle superautomatiche capaci di erogarlo lungo, corto, stretto, largo, caldo, freddo e tiepido, e magari anche di fare il cappuccio?

E chi, magari abituato a fare piccole spese al negozietto sotto casa o al supermercato di quartiere, trovandosi costretto a fare scorte per evitare di frequentare troppo spesso gli iper, si è trovato a fare i conti con un frigorifero e un congelatore sottodimensionati oppure non all’altezza del loro compito? Per non parlare di forni, fornetti e fornelli che spesso, quando ci siamo trasformati tutti in panettieri e pizzaioli “saccheggiando” il reparto farine e lieviti dei negozi, hanno deluso le aspettative, bruciando pizze e torte o lasciando le lasagne cotte da una parte ma crude dall’altra.

Tutti problemi che in tempi normali non si sarebbero notati, o ai quali non avremmo dato grande peso; ma che con un uso “intensivo”  degli elettrodomestici sono emersi con forza. E che nei prossimi mesi, anche se – come tutti speriamo e crediamo – il virus sarà sconfitto grazie alla campagna vaccinale, potrebbero aumentare, perché il nostro stile di vita è ormai talmente mutato che è difficile tornare indietro. Secondo tutte le ricerche e le stime più recenti, ad esempio, anche nel dopo-pandemia lo smart working resterà una modalità di lavoro molto utilizzata.

E le nostre case dovranno quindi essere all’altezza: perché non è facile, per esempio, partecipare a un meeting in teleconferenza mentre la nostra vecchia lavatrice centrifuga saltellando per il bagno e facendo più rumore di un martello pneumatico. E che dire di chi, abituato al fresco degli uffici climatizzati, durante i mesi più caldi si troverà a sudare da casa davanti allo schermo del computer perché il climatizzatore non c’è o non riesce a tenere il ritmo? Insomma, per il nuovo stile di vita per il dopo-Covid, sempre più “casalingo”, perché la nostra casa non sia una “caverna” ma un luogo confortevole dove vivere e lavorare, sarà fondamentale anche scegliere gli elettrodomestici “giusti”.

Quali sono? Non c’è una ricetta universale, ma è fondamentale che ciascuno possa avere un’ampia scelta per decidere che cosa è meglio per le sue personali necessità ed esigenze. Sulle due vetrine di eBay dedicate ai piccoli e ai grandi elettrodomestici, ad esempio, si possono trovare migliaia di articoli, dalle macchine per il caffè ai climatizzatori, dai frullatori ai forni da incasso, dai microonde ai robot aspirapolvere, di ogni marca e con prezzi per tutte le tasche, con offerte anche su usato garantito e ricondizionato.

E a proposito di sconti, per aiutare i propri utenti a rendere la propria casa sempre più confortevole e su misura, eBay offre proprio su piccoli e grandi elettrodomestici uno sconto del 10% (per un massimo di 55 euro di riduzione) dal 26 aprile al 2 maggio. Un’occasione unica per rendere più “smart” la propria casa! E per tutte le informazioni sulla promozione, è disponibile una pagina dedicata.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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