La nuova funzione di WhatsApp cerca i messaggi sul web per smascherare le fake news
Dopo i social network, anche le piattaforme di messaggistica istantanea stanno diventando in tutto il mondo dei potenti mezzi di propagazione per disinformazione e fake news; gli sviluppatori di WhatsApp lo sanno bene, e nel mezzo della crisi coronavirus lo stanno sperimentando sulla propria pelle anche gli utenti italiani. Per questo motivo l'app sta per dotarsi di uno strumento per limitare la diffusione di notizie inaccurate si chiama Ricerca sul web e consente di effettuare una ricerca istantanea su Google di ogni messaggio che è stato inoltrato in una chat.
La novità è stata avvistata dalla comunità di WABetaInfo su una delle versioni preliminari dell'app e sarà quindi messa a disposizione a breve su tutti gli smartphone, e permette di mettere sotto esame tutti i messaggi ricevuti come risultato di un inoltro da altre fonti, riconoscibili nelle chat dalla dicitura "inoltrato". Tra le opzioni disponibili toccando questi messaggi apparirà una lente di ingrandimento, che semplicemente carica su Google il testo del messaggio per mostrare i risultati disponibili sul motore di ricerca.
L'idea alla base della novità è che spesso le fake news viaggiano su WhatsApp proprio sotto forma di messaggi inoltrati: si tratta infatti di bufale architettate appositamente per spaventare o coinvolgere emotivamente i destinatari, e spingere questi ultimi alla diffusione della notizia. Simili fake news vengono in realtà smascherate abbastanza velocemente da siti antibufala e altre organizzazioni, che nello sbugiardarle ne pubblicano online anche i relativi dettagli; inserendo il testo esatto di questi messaggi su Google, il motore di ricerca dovrebbe dunque essere in grado di rimandare a uno o più siti dove verificare o confutare la veridicità dell'informazione ricevuta.
La nuova funzionalità insomma rende semplicemente automatica un'azione che sarebbe bene tutti facessero dopo aver ricevuto una notizia allarmante su WhatsApp; purtroppo è anche vero che verifiche del genere risultano meno immediate di quanto si possa pensare, soprattutto per chi non è avvezzo all'uso degli smartphone. Ben venga dunque lo strumento ideato, che dovrebbe essere messo a breve a disposizione degli smartphone Android e iOS.