La “nuova” truffa delle telefonate mute dalla Tunisia: non richiamate questi numeri
Fin dal 2009 si riscontrano lamentele in diversi forum, anche fuori dall’Italia, dove si denunciano misteriose telefonate con prefissi relativi alla Tunisia. Sono sempre chiamate mute, oppure non si fa in tempo a rispondere e restano in memoria come chiamate perse. Il trucco è molto semplice: far spendere chi cerca di richiamare per scoprire di chi si tratta, instradandoli in una “tariffa speciale”. Singolarmente magari non si tratta di grandi perdite, ma sparando nel mucchio i truffatori possono realizzare somme davvero importanti. Pensateci due volte prima di rispondere a numeri di perfetti sconosciuti.
Come funziona la truffa
Presentata come “nuova” si tratta in realtà di una truffa telefonica con diversi precedenti – fin dal 2009 – e non riguarda solo l’Italia. Avviene mediante semplici chiamante mute con numeri che spesso recano un prefisso tunisino (+216), come +216 97 303 234 o +216 97 786 366. Dopo pochi squilli la chiamata viene interrotta, risultando come “persa". La truffa scatta se provate a richiamare per capire di chi si tratta. Magari dall'agenzia interinale è arrivata una nuova proposta di lavoro. Invece si finisce per chiamare un numero a pagamento, in rete si parla di tariffe che possono arrivare anche a 1,50 euro al secondo. Dall'altra parte si sentono rumori indefinibili, o degli squilli. Ovviamente più si resta in attesa più si spende. Altre chiamate di questo tipo risultano provenire dalla Moldavia.
Come difendersi dalla truffa
Non possiamo fare altro che darvi il consiglio della nonna: non rispondete mai a chiamate il cui mittente non risulta nella vostra agenda. Comprensibilmente qualcuno potrebbe cascarci comunque, magari perché è in cerca di lavoro e ha inviato numerosi CV a diverse agenzie interinali, i cui numeri non si è preoccupato di registrare nella rubrica del cellulare. É possibile comunque incollare il numero che vi appare nella barra di ricerca di Google (magari mettendolo tra virgolette e aggiungendo con un “+” la parola chiave “truffa”), molto probabilmente troverete già diversi forum di utenti che lamentano il vostro medesimo problema, oppure risulterà associato davvero ad una agenzia che avevate contattato per trovare lavoro. In questo caso chiedere prima a Google non sarebbe una cattiva idea.